Il Movimento civico Libertas Matera ha inviato alla nostra redazione un documento in cui esprime il giudizio politico sulle scelte assunte sinora dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Adduce.
Si è perso quando si è vinto
E’ stata una grande vittoria elettorale da parte del PD materano quando al termine del ballottaggio che vedeva Salvatore Adduce, candidato sindaco del centrosinistra materano, risultare vittorioso per una manciata di voti su Angelo Tosto.
Enorme festa, baci e abbracci fra tutti coloro che hanno contribuito in maniera decisiva alla vittoria. E dopo, come è andata la fase post-elettorale, quando devi prendere decisioni importanti, forti, responsabili e adatte al contesto in cui ti trovi. Questa è una domanda a cui noi siamo in grado di saper rispondere con franchezza e semplicità. Da un nostro umile punto di vista possiamo affermare che all’interno del PD materano non si è aperto nessun tipo di dibattito e confronto sul tema della gestione di quello che doveva accadere in termini politici, discussioni sul metodo delle scelte da adottare in termini di occupazione, infrastrutture, mobilità, sociale, turismo e altro che riguardano la città di Matera, temi caldi della nostra comunità.
Non vi è stato alcun coinvolgimento nella proposta di quell’area moderata all’interno del PD che per noi era fondamentale per la condivisione della nostra presenza in questa nuova esperienza politica.
Se la scelta iniziale di una squadra poteva essere giudicata solo come un punto di partenza per una riflessione iniziale è diventata una promozione pur non avendo dimostrato alcunché in termini elettorali, politici e professionali , se non quello di appartenere a gruppi e partiti padronali.
Con la velocità della luce, si è subito passati alle nomine assessorili, incasellando le pedine come se il gioco era già terminato, senza che il PD materano partecipasse anche solo come spettatore alla designazione dei “grandi lumi”, senza tener conto dei veri vincitori di quella emozionante e faticosa battaglia. Con lo stesso modus operandi si è svolto il congresso provinciale del PD, ricordiamo quella giornata, emozionante e tremendamente faticosa. Dopo il congresso, il grande partito di massa ha commesso lo stesso errore, vi è stato uno svuotamento del dibattito, infatti, l’esito del congresso era già scontato, deciso, disegnato, tanto è vero che dopo quella giornata soleggiata (solo per coloro che prendono le decisioni e non per chi fa politica sul territorio) si è spenta quella voglia di partecipazione che aveva accompagnato tante sensibilità, che credevano nella collegialità di un partito; in definitiva si è perso quando si è vinto.
E non vogliamo assolutamente sorvolare sulle scelte fatte nella guida della Regione Basilicata. Il metodo è così implicitamente presente in questo modo di fare politica che, anche il Governatore DeFilippo, pensando di aver vinto anche lui con le sole sue forze ha promosso personaggi che non si sono mai evidenziati da un punto di vita produttivo, culturale, politico, etico e morale nella comunità lucana, si è consegnata tanta visibilità con il rischio di trasformare una mediocrità sconosciuta in eccellenza (un bidello che in assenza del professore viene chiamato a controllare una classe ed il giorno dopo viene nominato Rettore di un illustre Università), anche in questo caso si è perso quando si è vinto.
Il momento di dibattito per quello che può essere il nuovo slancio dell’azione amministrativa fondata soprattutto su scelte condivise di una città che guarda alla qualità della vita ed allo sviluppo che non và risolto con le distanza chilometriche che creano vere e proprie aree dormitorio, ma che và raccolto intorno al suo centro propulsore con lo sviluppo interno, parlo della riqualificazione di aree dismesse (Pastificio Padula, area Stadio, Mulino Alvino).
La pianificazione e la gestione dei servizi al cittadino (asili nido, prestazioni sociali, gestione rifiuti e trasporti, gestione parchi e impianti sportivi) non vanno assegnati e gestiti guardando alla migliore offerta economica, ma alla progettualità di qualità. Si tocca con mano il recente affidamento del centro diurno che mostra le prime difficoltà organizzative ed economiche che incidono sulla qualità del servizio verso l’utenza.
Il movimento civico con tali riflessioni lancia un messaggio di presenza e di continuità attraverso dibattiti futuri su temi politici e programmatici con uno sguardo verso ogni area politica con l’intento di recuperare quel rapporto, ormai dimenticato, tra politica e territorio.
Movimento civico Libertas Matera
Mi associo, siete stati fin troppo contenuti su RE DE FILIPPO