Riportiamo di seguito la lettera inviata al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, sulla materia del trasporto persone a firma della CNA e delle altre associazioni di rappresentanza del mondo artigiano e della cooperazione sulla situazione di grandissima difficoltà che sta vivendo il comparto del trasporto persone.
Al Presidente della Conferenza Stato – Regioni, Stefano Bonaccini
Oggetto: Richiesta interventi urgenti per Trasporto persone Bus, Taxi, NCC.
Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo in qualità di Presidente della Conferenza Stato-Regioni.
Nessuno sarebbe stato in grado di immaginare il contesto straordinario e drammatico in cui ci ritroviamo a vivere a causa dell’epidemia di Covid-19, contesto che vede palesare una profonda crisi economica dell’intero sistema produttivo, con effetti più marcati e profondi in ordine ad alcuni settori.
Si tratta di una situazione di emergenza inaspettata ed imprevedibile che ha visto fin da subito il settore del trasporto persone (TAXI – NCC – BUS) subire le conseguenze più dannose della pandemia.
Un comparto, che ha registrato da subito il fermo immediato e repentino sulla filiera del turismo, assieme ai provvedimenti circa il contenimento nell’ambito del settore scolastico, con la sospensione dei viaggi di istruzione ancor prima della complessiva sospensione delle attività in aula, hanno preannunciato per l’intero settore della mobilità un periodo di forte contrazione della domanda, a tutt’oggi confermata dal sostanziale blocco del 90% delle attività.
I Taxi hanno operato in rimessa per quasi tre mesi, adeguandosi e rispettando anche le disposizioni emesse sull’utilizzo dei dispositivi di sicurezza a sola tutela della salute delle persone trasportate, ma non pensate per tutelare la salute dei conducenti, con il risultato che diversi operatori hanno contratto il virus sul posto di lavoro.
Il trasporto effettuato con pullman turistici e Ncc auto è invece sostanzialmente fermo, salvo effettuare qualche sporadico viaggio legato a navette casa -lavoro o a tentativi di riconversione che purtroppo non sono in grado dare economicità al sistema imprenditoriale.
Danni certi e al momento non recuperabili si rilevano anche nell’ambito dei servizi di trasporto scolastico, mortificati anche da incomprensibili atti avvenuti nel recente Dl “Rilancio” dopo che il precedente decreto riconosceva alle aziende il pagamento da parte dei Comuni dei corrispettivi definiti.
Le imprese si trovano in una condizione di estrema difficoltà, con gravi carenze di liquidità e nell’incertezza di sapere con sicurezza la data esatta in cui potranno riprendere il loro servizio.
Crediamo indispensabile nell’interesse delle migliaia di imprese che rappresentiamo, affrontare celermente il tema dei pagamenti nei servizi di trasporto scolastico, prevedendo al contempo il prolungamento degli affidamenti in essere almeno per un anno.
Consapevoli delle distanze che attualmente emergono sull’argomento, crediamo importante iniziare un confronto che favorisca il superamento della contrapposizione, ricercando un punto di equilibrio che possa cogliere le esigenze di entrambe le parti.
Alla luce di questo scenario occorrono provvedimenti urgenti a sostegno di queste attività, capaci di contenere i costi sostenuti a fronte dei minori ricavi, gli interventi generali che fino ad ora sono stati emanati non sono sufficienti a sostenere la portata degli gli effetti drammatici che continueranno a pesare per l’intero comparto anche nel prossimo futuro.
Alcune regioni, quali la Campania, il Piemonte, e pare la Sicilia, hanno adottato provvedimenti a sostegno di tassisti e noleggiatori, crediamo importante che all’interno della Conferenza delle Regioni si adottino linee di indirizzo omogenee che possano portare a forme di sostegno su tutto il territorio Nazionale.
Innegabile la necessità di una maggiore attenzione del Governo Centrale su una serie di misure di carattere economico che ci auguriamo possano trovare positiva soluzione dalla discussione Parlamentare sul “Dl Rilancio” e da altri provvedimenti in corso di emanazione, ma crediamo altrettanto importante che anche a livello locale si possa compiere uno impegno collettivo capace di cogliere alcune aspettative delle imprese.
Lo sforzo di ricercare, attraverso il supporto delle istituzioni, spazi per aiutare le imprese a trovare nuovi segmenti di mercato, rappresenta un elemento imprescindibile per auspicare una tenuta del settore nel medio periodo.
A tal proposito vorremmo ricordare ad esempio come il servizi Taxi e Ncc, per norma, risultano integrativi al trasporto di linea, e che i gli autobus da turismo potrebbero rappresentare un valido supporto.
Per dare forma concreta a tali previsioni sono necessari stanziamenti specifici che consentano alle imprese di poter operare come supporto alle linee, laddove queste risultino strutturalmente inadeguate e troppo onerose per la fornitura dei servizi ai cittadini sostituendole ad esempio con servizi a chiamata piuttosto che introdurre l’emissione di voucher mobilità, sull’esempio della regione Lazio, destinati a particolari categorie di utenza o di servizi punto- punto a chiamata e tariffe predeterminate, con compartecipazione delle spese tra pubblico (riconoscimento rimborso km) e una piccola quota (l’equivalente di un biglietto bus) a carico delle persone trasportate.
L’intero settore ha contribuito fino a pochi mesi fa a sostenere la mobilità collettiva in modo efficace, lo ha fatto con un patrimonio di Piccole e Medie Imprese e Organismi Collettivi che rappresentano eccellenze su tutto il territorio Nazionale, non possiamo correre il rischio di disperderlo.
Da qui la richiesta di attivare nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto anche con le Regioni quale ambito ideale per affrontare le diverse problematiche fin qui descritte, coinvolgendo, per il ruolo che ricoprono, anche altri soggetti istituzionali come ANCI e il sistema delle Camere di Commercio.
Fiduciosi che sarà prestata attenzione alle esigenze rappresentate, cogliamo l’occasione per porgere i nostri saluti.