Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato oggi al tavolo convocato dal sottosegretario di Stato Andrea Martella, che ha la delega all’Editoria, sulla vertenza “Gazzetta del Mezzogiorno”. Il presidente Emiliano aveva chiesto l’apertura del tavolo con una lettera inviata al Presidente del Consiglio lo scorso 7 maggio, all’indomani della notizia dell’inizio della procedura fallimentare, per la salvaguardia del patrimonio rappresentato dalla storica testata pugliese.
Il presidente Emiliano oggi è intervenuto insieme ai rappresentanti del governo e dei sindacati.
“Ringrazio – ha detto Emiliano – il sottosegretario Martella e il presidente del Consiglio per la sensibilità mostrata dopo la mia lettera. Un giornale non è un’azienda come tutte le altre, anche se per noi ogni azienda è importantissima: la Gazzetta del Mezzogiorno è una istituzione democratica e culturale che identifica la Regione Puglia. È il nostro giornale, senza nulla togliere agli altri. Questo giornale nelle condizioni drammatiche in cui si trova continua a vendere e ad essere un punto di riferimento della società pugliese e della comunità nazionale. La ragione per la quale ho chiesto questo incontro è che servono strumenti straordinari, perché un giornale ha un capitale umano, non è solo un brand, e la Gazzetta ha giornalisti e lavoratori di qualità e una distribuzione capillare. Non ci sono esempi di giornali che si sono salvati mantenendo, dopo il fallimento, solo la testata, senza mantenere il filo con i lettori. Il mio timore è che l’interruzione della continuità a qualunque titolo possa definitivamente trasformare la testata in un brand museale.
La Regione Puglia, anche dal punto di vista normativo, ritiene che un’applicazione straordinaria o favorita da un intervento legislativo sulla legge Marzano sia necessaria.
Cioè noi dobbiamo evitare che l’8 giugno ci sia una dichiarazione di fallimento che chiuda la storia e azzeri tutto. Laddove fossimo autorizzati da un provvedimento normativo, la Regione Puglia è pronta a dare una mano al governo nazionale ad un’amministrazione straordinaria anche con un conferimento di capitale. La normativa impedisce alle Istituzioni pubbliche di essere presenti nei giornali però per salvaguardare sul serio l’articolo 21 della Costituzione dovremmo nuovamente immaginare un modello nel quale i giornali che hanno una loro storia e una loro collocazione nella società italiana abbiano un sostegno pubblico che li renda anche capaci non solo di reggere a crisi di questo genere ma anche di reggere il loro ruolo costituzionale che non può essere affidato solo ad investitori di natura privata. Quindi la nostra disponibilità è concreta e finanziaria, nelle more che si componga un gruppo che intende rilevare a condizioni dignitose il giornale senza farlo morire. Se non troviamo prima dell’8 giugno una proposta che convinca il Tribunale a rinviare l’udienza o a trovare una soluzione, per quelle che sono le nostre notizie, la Procura è convinta che per tutelare i creditori compresi i lavoratori la strada più corretta sia quella del fallimento e allo stato, in mancanza di controproposte, non credo che noi possiamo contestare questa posizione della Procura. Se viceversa faremo un intervento immediato che mi sembra indispensabile, la Regione Puglia è a disposizione del Governo per assecondare ogni decisione che il Governo stesso vorrà prendere anche con provvedimento legislativo”.