Si è svolto questa mattina il sopralluogo del Generale di brigata del Genio Militare, Massimo Bendazzoli, responsabile di verificare i lavori eseguiti all’ospedale da campo donato dal Qatar e installato nei pressi del ‘San Carlo’ di Potenza.
All’incontro erano presenti gli assessori regionali alla Salute e alle Infrastrutture, Rocco Leone e Donetalla Merra, accompagnati dal direttore generale del dipartimento Politiche della Persona, Ernesto Esposito, e dal responsabile regionale della Protezione civile, Guido Loperte.
“Grazie alla donazione ci siamo dotati di strutture versatili che ci permetteranno di trattare in un luogo distinto dagli ospedali le patologie virali ed è sicuramente una finestra aperta nel futuro per tutte le emergenze, compreso l’eventuale ritorno del coronavirus” ha detto a margine l’assessore alla Salute, Rocco Leone.
“Questi tre mesi di emergenza sono stati difficili, ma per certi versi – ha aggiunto – abbiamo retto abbastanza bene. Una parte importante del merito, oltre che ai cittadini lucani, va al personale sanitario che ha profuso il massimo sforzo e a tale proposito abbiamo messo sul tavolo una proposta per premiarli economicamente per il lavoro svolto in prima linea con 1000 euro ai medici, 700 euro agli infermieri, 500 euro agli oss e 400 euro agli amministrativi. Mi sembra un buon riconoscimento e ora aspettiamo di capire cosa ne pensano i sindacati, che incontreremo mercoledì prossimo, nella speranza che non ci chiedano di polverizzare le risorse. Subito dopo – ha concluso Leone – saremo in condizione di erogare i premi”.
Per l’assessore alle Infrastrutture Merra “Il celere completamento della struttura rappresenta il risultato della proficua collaborazione tra la Protezione civile regionale, l’Esercito, l’ospedale ‘San Carlo’, Acquedotto lucano e tutto il mondo del volontariato. È un’operazione riuscita, pensata nell’ottica di dotarsi di un presidio di supporto all’emergenza presente e futura. Una struttura come questa – ha proseguito Merra – ha i requisiti della massima versatilità d’uso, compreso il rapido rimontaggio in altro luogo del territorio lucano dove dovesse manifestarsi una nuova emergenza.
Oltre al montaggio delle tre pesanti strutture, abbiamo quasi completato le altre opere necessarie relative agli allacci di acqua, energia elettrica, impianto fognario e di tutto ciò che occorre per renderle funzionali”.