La didattica a distanza a seguito dell’emergenza Coronavirus ha stimolato la creatività degli studenti. A Matera la docente Patrizia Scarcelli ha invitato gli studenti della quinta A indirizzo Produzione tessile sartoriale, a raccontare le proprie emozioni.
Di seguito un esempio di quanto realizzato dagli studenti, le riflessioni sulla quarantena della studentessa miglionichese Fabiana Ventura.
…Pensieri notturni…
“Il mio paese.
È casa, radici, colori, respiri, sangue, orizzonte che mi appartiene.
È una strada che porta sempre dove bisogna essere, in quel punto esatto della felicità.”
Molte volte, nel corso di questi 19 anni, mi sono imbattuta in persone che hanno sempre disprezzato la mia terra, il mio piccolo paesino, regalandomi anche insulti e battute sgradevoli. Alcune volte ho risposto loro dando spiegazioni sul perchè amassi tanto il mio territorio e il mio paesino di circa 2500 anime, così piccolo, sul perchè io faccia così tanto per il mio paese…ma ora in questi giorni di “reclusione”, che per me sono stati invece di riflessione, ho pensato che dare delle risposte a certe persone è inutile. Si, come ho detto prima siamo pochi, non abbiamo la fortuna di avere una “movida notturna”, non abbiamo pub, ma abbiamo altre ricchezze. Ho pensato al mio futuro, a cosa succederà non appena avrò ricevuto quel foglio di carta, forse sarò costretta a spostarmi verso il nord, ma non come dicono tanti “per cercare fortuna” ma semplicemente trovare un lavoro per vivere, perché la mia fortuna è stata quella di nascere in questo bellissimo paese. C’è chi non vede l’ora di scappare da questo piccolo borgo e chi invece come me desidera restarci a vita. Ho sempre fatto tutto il necessario per dare una svolta a questo paesino, ho accolto, per un po’ di tempo, gente che proveniva da ogni angolo della terra e ho mostrato e raccontato loro tutte le bellezze che custodisce questo scrigno…Si, perché il nostro paese è uno scrigno ricco di storia e fascino. In queste settimane mi sono resa conto di quanto sia importante anche semplicemente: guardare la diga, i vecchietti che “cialleddano nda chiazz”, o quel nibbio che vola e stanco si riposa sulle torri del maestoso castello. Ho scoperto che apprezzare la semplicità e la quotidianità a volte è difficile, ma allo stesso tempo molto importante. Vorrei dire a tutte quelle persone che mi hanno deriso perché sono di Miglionico che ero, sono e sarò sempre fiera di essere Miglionichese e soprattutto LUCANA e questo posso urlarlo al mondo intero senza vergogna…
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