Matera e Maratea sorridono insieme ai turisti che sceglieranno la Basilicata come meta per le proprie vacanze.
Nasce così l’iniziativa “Maratea Sorride”, gemella di “Matera Sorride”, con la quale il Consorzio turistico Maratea si unisce al progetto di comunicazione del Consorzio Albergatori di Matera, attualmente in estensione anche alla stragrande maggioranza degli altri operatori della filiera turistica cittadina e la Fiavet di Basilicata, per facilitare l’individuazione delle strutture ricettive che propongono ulteriori standard di sicurezza e sanificazione, costantemente in linea con le prescrizioni degli enti preposti, oltre a quelli già elevati che caratterizzavano il servizio.
Dopo la recente, proficua, esperienza di condivisione di tavoli ed obiettivi, i due consorzi hanno ritenuto strategico proseguire uniti il proprio cammino.
L’idea su cui si è già al lavoro, quindi, è quella di creare il brand “Basilicata sorride” che, oltre a includere Matera e Maratea, mira a racchiudere il resto della regione turistica per elaborare strategie di marketing condivise ma soprattutto ad avere una rappresentatività più forte e incisiva come categoria nei rapporti con le istituzioni e comunicazioni e azioni ancor più efficaci. Il primo passo sarà un portale web, ideato e realizzato gratuitamente– come contributo alla ripresa del turismo in regione – dal gruppo creativo “B-Room”, che riunirà tutte le strutture aderenti al progetto.
“Per quanto il momento sia decisamente difficile, il nostro approccio al futuro è col sorriso – spiegano Giacinto Marchionna e Sergio Palomba, presidenti del Consorzio Albergatori di Matera, e Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico Maratea – e continueremo a metterci il cuore, da oggi confortati da un abbraccio ‘coast to coast’. Siamo certi che la Regione e l’Apt, nell’apprendere di questo sodalizio sapranno cogliere le istanze che, d’ora in poi, giungeranno in modo ancor più coordinato”, in linea anche col piano “ReStart” redatto dalla World Tourism Organization (UNWTO) il 28 maggio scorso, che – tra i punti che prevede – parla anche di “collaborazione tra pubblico e privato per una riapertura efficiente”.