“Le due semifinali di Coppa Italia sono state anticipate: si giocheranno il 12 e il 13 giugno. La finale il 17 giugno”. Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, in una diretta Facebook. “Il calcio riparte con tre partite sulla Rai in chiaro”, ha ricordato il ministro, visto che i diritti tv della Coppa Italia sono della tv pubblica. Ora è dunque ufficiale: il governo ha detto sì alla richiesta formulata dalla Lega. È molto probabile, per non dire scontato, che la Lega di Serie A non cambierà la sequenza: quindi si partirà con Juve-Milan il 12 giugno, si proseguirà con Napoli-Inter il giorno 13. Naturalmente a porte chiuse. Ci sarà dunque un giorno in più per respirare visto che la finale è in programma all’Olimpico di Roma il giorno 17, a 50 anni esatti dalla mitica Italia-Germania 4-3. Il campionato, invece, riprenderà dai recuperi: Torino-Parma (alle 19.30) e Verona-Cagliari (21.45) sono in programma il sabato 20, mentre il giorno dopo si giocheranno Atalanta-Sassuolo (19.30) e Inter-Sampdoria (21.45).
Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ha annunciato durante una diretta Facebook l’anticipo di un giorno delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia: Juventus-Milan si giocherà venerdì 12 giugno e Napoli-Inter è fissata per sabato 13
L’annuncio di Spadafora: “Semifinali di Coppa Italia anticipate al 12-13 giugno”
Sulla riforma dello sport, Spadafora spiega che “ieri abbiamo fatto un incontro con tutte le forze di maggioranza e oggi ho voluto incontrare tutte le forze di opposizione. Sono stati confronti molto positivi: è giusto fare un discorso che vada al di là dei partiti. Ho voluto incontrare tutti e il lavoro sportivo è stato uno dei temi principali trattati – ha aggiunto -. Tutti condividono il fatto che ci sia attenzione ai lavoratori sportivi. Vi confermo che sarà così nella legge che approveremo entro agosto”.
Spadafora ha illustrato anche i contenuti del Decreto a sostegno dei club: “Oggi ho firmato un primo decreto: 51 milioni di euro a fondo perduto per le società e le associazioni sportive dilettantistiche. Ci saranno ancora mesi difficili, ma nell’insieme credo si sia fatto abbastanza”, ha aggiunto il ministro. “Da lunedì Sport e Salute sarà in grado di inviare i bonifici per le indennità di aprile, maggio e anche marzo per gli operatori dello sport. Ringrazio tutta la squadra del presidente Cozzoli, il ritardo non è ascrivibile a Sport e Salute. Il lavoro è stato ottimo. È stata risolta positivamente anche la questione degli arbitri in mancanza di quelle caratteristiche contrattuali. Anche loro avranno accesso alle indennità. Stiamo facendo il possibile e l’impossibile. Ora abbiamo chiuso questa storia, tutte le oltre 130 mila persone che le hanno richieste avranno i soldi”.
“Ribadisco l’impegno già preso: nel prossimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri inseriremo la data per la ripartenza dello sport amatoriale. Non vi so dire oggi se si potrà riprendere dal 15 giugno, ma io spero che almeno dalla settimana successiva si possa riprendere l’attività amatoriale degli sport di squadra e degli sport di contatto. Il problema è che dobbiamo superare l’idea del distanziamento, mentre oggi è una cosa che dobbiamo assolutamente rispettare tutti quanti, così come l’utilizzo delle mascherine – ha precisato Spadafora -. Dobbiamo capire se riusciamo a vivere e gestire bene questa riapertura delle regioni”.