Ai blocchi di partenza l’edizione 2020 del progetto Green Jobs, nato per promuovere la crescita di competenze e sensibilità nel settore dell’economia circolare attraverso attività formative sul territorio: CONAI e l’Università degli Studi della Basilicata danno a ottanta laureati della Regione la possibilità di partecipare gratuitamente a un iter didattico per facilitare il loro inserimento professionale nel settore della green economy.
Dopo il successo del programma 2019, inserito nel calendario di Matera Capitale Europea della Cultura, Green Jobs si articola quest’anno nel percorso “Gestire i rifiuti tra Legge e tecnica”, composto di ventitré moduli. Per garantire sicurezza e gestione delle presenze in accordo con le disposizioni legate all’emergenza sanitaria, le lezioni si terranno on-line, fruibili in streaming su una piattaforma dedicata.
Presentare domanda di partecipazione sarà possibile fino al 16 giugno, tramite la pagina pica.cineca.it/unibas, per tutti i laureati in materie tecnico-scientifiche e giuridiche residenti in Basilicata (o che abbiano conseguito un titolo di studio presso l’Università degli Studi della Regione) sotto i 35 anni di età.
Sarà una commissione formata da docenti dell’Università degli Studi della Basilicata e da esperti del settore indicati da CONAI a stilare una graduatoria di merito.
I primi ottanta classificati saranno ammessi a frequentare “Gestire i rifiuti tra Legge e tecnica”: dodici giornate, a partire da lunedì 22 giugno, secondo un calendario lunedì/mercoledì/venerdì che si concluderà il 17 luglio.
«Un nuovo percorso formativo che ben si inserisce nel quadro delle attività istituzionali di CONAI, fra i cui compiti rientrano la promozione di competenze legate all’economia circolare e lo sviluppo di una sensibilità ambientale forte e condivisa» afferma il presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi Giorgio Quagliuolo. «Solo un esempio: il nostro ultimo Report di Sostenibilità stima che il valore economico della materia recuperata dal riciclo in Italia, in un anno, sia di 412 milioni di euro. Potrei citare altri dati, ma credo questo sia sufficiente: recupero e riciclo dei rifiuti, in particolare di quelli di imballaggio, rappresentano una delle aree di crescita più forti della green economy, ma anche un importantissimo motore di sviluppo. Che, se ben compreso, continuerà a generare occupazione: secondo uno studio di Ambiente Italia del 2018, del resto, l’economia circolare dà già lavoro a più di 575mila persone».
«Questa iniziativa rientra fra le azioni del Piano Strategico di Ateneo 2019-2021, che prevede un focus sulle azioni per lo sviluppo sostenibile, in coerenza con i 17 goal di Agenda 2030. La partecipazione dell’Università degli Studi della Basilicata al progetto Green» spiega la Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata Aurelia Sole, «si inquadra quindi nel costante impegno a tradurre in opportunità di lavoro per i giovani laureati il quotidiano lavoro svolto nelle aule e nei laboratori dall’intera Comunità Accademica. Occasioni come questa» aggiunge «consentono di completare e valorizzare le competenze di tecnici e professionisti che dovranno operare in un settore in costante evoluzione tecnologica e normativa. La gestione dei rifiuti, dalla loro raccolta, al trattamento e alla re-immissione nei cicli produttivi, se da un lato rappresenta una imperdibile occasione di lavoro ed economia, dall’altro implica obblighi e responsabilità non trascurabili. In quest’ottica il corso si caratterizza per rigore metodologico, attualità degli argomenti e qualità dei docenti».
Per più informazioni e dettagli su requisiti e modalità di presentazione delle candidature è consultabile il Bando di selezione per la partecipazione al percorso Green Jobs 2020, pubblicato nell’Albo Ufficiale online dell’Università degli Studi della Basilicata e disponibile sia sul sito dell’Università, www.unibas.it, sia sul sito di CONAI, www.conai.org.