Giuseppe Coniglio ricorda la festa di Sant’Antonio a Pisticci del 1866: “Condannati trik trak, banda, fuochi, piffari e spari”. Di seguito la nota integrale.
Dopo anni di interruzione, a causa dei noti eventi post-risorgimentali e degli ostacoli frapposti dal Municipio di Pisticci, di tendenze laiche, la festa di S. Antonio non si svolse per qualche anno. Fu ripristinata nel 1866 dai pochi frati, che non avevano ancora abbandonato il convento, di proprietà comunale dopo la sop-pressione delle corporazioni religiose. Tra questi, l’anziano p. Berardino e Francesco Barbalinardo, protagonisti dei grandi avvenimenti storici della loro epoca. Il primo aveva fatto parte della commissione dei 30 frati e 18 patrioti addetti alla leva obbligatoria della Repubblica Partenopea, mentre il secondo svolgeva attività di inse-gnante. Il 1866 fu un anno particolarmente difficile a causa del misero raccolto e le incursioni dai briganti di Cappuccino di Craco. Ma i frati pisticcesi – che avevano respinto un progetto del sac. Giovanni Minnajadi l’affi-damento del convento al Capitolo della Chiesa Madre- riuscirono ad organizzare una grande festa, recuperando contributi con una proficua questua, disattendendo un decreto di divieto. Mille lire furono raccolte per “tric trac, tamburi,piffari e spari”, ma i frati furono accusatidi fanatismo e le autorità di ignorare le disposizioni. In un e-sposto anonimo del 28 luglio 1866, (Archivio Salomone), si leggeva che i frati “obbligavano le famiglie a pagare forzatamente in contante o in generi, secondo la providenza di ciascuna”. Sotto accusa fuochi pirotecnici e banda che “scuotono le mura e stordiscono le orecchie. l Santo non vuole chiasso ma coscienza pulita e amore. Quanto sarebbe meglio che il danaro che si spreca inutilmente si dasse ai poverelli che languiscono per fame. Si ha l’abilità di far restare in debito il santo, per scroccare per l’anno seguente. Povero Santo, gli tocca fare sempre da mezzano”. Infine l’appello alle autorità a far cessare gli abusi e condannare “i trasgressori affinchè imparino una volta per tutte che sono finiti i tempi passati”. La Festa, comunque, si svolse regolarmente e con grande partecipazione.
In foto la festa di Sant’Antonio di alcuni anni fa