“Insultare la mia persona non farà bene né alla causa dell’eolico né alla immagine dei giornalisti che in questi giorni tentano di tutto per screditare la posizione di questo governo regionale sull’eolico selvaggio. L’unica ricaduta positiva di questi attacchi ad personam è quella di riportare l’attenzione su una problematica che non è mai stata affrontata seriamente: quella del consumo del territorio senza pianificazione. È quanto afferma l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata Gianni Rosa.
“Non scendo allo stesso livello del giornalista – continua l’assessore – che si è impegnato a mettere su carta le invettive, e che per me avrebbe fatto meglio ad impiegare il tempo per leggere le norme, non ancora approvate, che, tuttavia, si spertica a dichiarare già incostituzionali. Mi preme però sottolineare, ove mai fosse necessario, che la sentenza di incostituzionalità n. 106/2020 riguarda norme approvate nella vecchia legislatura e che io non ho votato. La norma incostituzionale era del governo Pittella. Approvata più di un anno fa. Un anno in cui ‘i signori del vento’ hanno taciuto, forse perché al dio del vento che c’era allora poco interessava il sentimento negativo dei cittadini nei confronti dell’eolico selvaggio. Il rispetto della legge, per questo governo regionale, è un valore inderogabile. Sicuramente può capitare che, nelle intenzioni del legislatore regionale, approvare una norma incostituzionale sia un modo per tutelare il territorio da una legislazione nazionale che piega gli interessi delle comunità a quelli privatistici. Tuttavia – prosegue Rosa – la nostra norma è pienamente legittima”.
“Ciò detto, consiglio a chi intende fare attacchi per interessi che poco hanno a che fare con il giornalismo – aggiunge ancora l’assessore – di approfondire prima di sprecare tempo ad insultare la mia persona. Quando saranno approvate le norme che sono al vaglio del Consiglio regionale, avrà ragione certa ‘stampa’? Saranno norme incostituzionali? Io penso di no, perché se lo fossero, sarebbero incostituzionali quanto quelle di Puglia e Calabria, che, per sfortuna del giornalista, il governo nazionale non ha mai messo in discussione. Tuttavia, anche se fosse, mi chiedo a chi stiamo dando fastidio cercando di dare una regolamentazione all’eolico per renderlo ‘meno selvaggio’? I cittadini sanno qual è la mia posizione e, oggi, sanno anche qual è la posizione di certa stampa. Questo è quello che conta. Continuerò ad impegnarmi a dare impulso alla redazione del Piano paesaggistico, mai fatto in 20 anni, cosa che, consapevolmente o meno, ha agevolato qualcuno, e stiano tranquilli i nostri detrattori, arriveremo a definirlo, grazie anche al lavoro di professionalità che operano con la voglia di rendere un servizio alla nostra Terra e non a tirare acqua al proprio mulino”.
“Se poi dovessero esserci personalità di indubbia indipendenza che volessero fare parte del gruppo di lavoro per la redazione del nuovo Piear, potremmo anche ascoltarli. Per il resto – conclude Rosa – ci aspettiamo altre prime pagine, altri paginoni. Posso solo dire grazie per la pubblicità con la consapevolezza che io sono un lottatore e non mi faccio intimidire”.