La proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Luca Braia (Iv), riguardante integrazioni alla legge regionale n.26/2014, concernente la gestione delle infrastrutture e dei beni immobili delle soppresse Comunità Montane, ha ottenuto il via libera all’unanimità dei presenti dalla prima Commissione consiliare permanente (Affari istituzionali), presieduta da Pasquale Cariello (Lega).
Il progetto normativo, emendato durante il corso dei lavori oltre che dal proponente Braia (Iv) anche dal consigliere Acito (Fi), è finalizzato ad accelerare la conclusione del processo di liquidazione delle soppresse Comunità Montane e, contemporaneamente, a garantire idonea collocazione a beni immobili di particolare rilievo laddove i singoli Comuni non siano in grado di gestire i beni in questione e non siano state istituite forme associative. Con il dispositivo si consente il trasferimento di singoli beni immobili anche alla Regione e ai soggetti istituiti ai sensi dell’art.62 dello Statuto regionale (agenzie, aziende ed enti anche di carattere strumentale rispetto agli uffici regionali) laddove tale bene sia funzionale all’esercizio delle rispettive funzioni, mentre oggi la legislazione vigente contempla tale possibilità solo in favore di Comuni o loro forme associative. Viene disposto, inoltre, il trasferimento delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività di forestazione e di autorizzazione al taglio dei boschi dalle Comunità Montane in liquidazione al Consorzio di Bonifica.
Sull’argomento l’organismo consiliare ha audito, in rappresentanza dell’Anci, il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo, che ha espresso giudizio positivo. “La proposta di legge va benissimo – ha detto – e va nella direzione di ciò che i Comuni aspettavano. In fase di attuazione della legge si potrebbero presentare criticità su alcuni beni come quelli strumentali, ben venga, quindi, il formale assenso della maggioranza dei Consigli comunali”.
Il sindaco di Colobraro Bernardo, in qualità di rappresentante dell’Anci, ha espresso, poi, parole di apprezzamento anche per l’iniziativa della prima Commissione riguardante la legge 150 del 7 giugno del 2000 “Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni”. “Un rinnovo del protocollo d’intesa stipulato nel 2002 tra Anci Basilicata e Assostampa per favorire l’applicazione della legge 150 – ha precisato Bernardo – sarebbe positivo in quanto consentirebbe anche ai Comuni in difficoltà economiche di usufruire di una figura specifica per la comunicazione istituzionale”.
Erano presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Cariello (Lega), i consiglieri Acito e Bellettieri (Fi), Quarto (Bp), Baldassarre (Idea), Leggieri (M5s), Braia (Iv) e Cifarelli (Pd).
Consigliere regionale Braia: “Approvata PDL all’unanimità. Anche i comuni singoli possibili beneficiari dei beni dismessi dalle ex Comunità montane”.
“Dopo il passaggio in prima commissione, ora speriamo in una celere approvazione in Consiglio per dare la possibilità di trasferire i beni immobili delle soppresse Comunità Montane anche ai Comuni singoli oltre che alle Unioni di Comuni, come al momento previsto.
Si rende possibile la loro dismissione e si potranno utilizzare come beni della comunità. Tantissimi i comuni interessati con beni importanti come, ad esempio, l’area artigianale di Stigliano o a Tricarico la grande azienda agricola il Casone: con questo ampliamento di opportunità, entrambe potranno essere messe nelle disponibilità dei comuni e quindi a disposizione di imprese o, nel secondo caso, magari dei giovani che vogliono insediarsi in agricoltura. Oppure ancora, beni quali il Vivaio di Villa D’agri, il Pala Basento di Potenza o il Volo dell’Angelo per citare altri beni di rilievo, il cui utilizzo i comuni potrebbero rendere virtuoso.
Ora serve accelerare, quindi, la conclusione del processo di liquidazione delle soppresse Comunità Montane e, contemporaneamente, garantire una idonea collocazione a beni immobili di particolare rilievo da rimettere a disposizione delle collettività del territorio comunale su cui investono.”
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Una esigenza che è emersa dal lungo percorso di liquidazione delle Comunità Montane e di estinzione, dopo 10 anni ancora non concluso – prosegue Braia – come ascoltato durante l’audizione del rappresentante dell’Anci, Andrea Bernardo sindaco di Colobraro, che ha espresso il parere positivo alla proposta di legge e alla direzione intrapresa che è quella che i comuni da tempo aspettavano.
La nuova norma consentirà anche, finalmente, il trasferimento di singoli beni immobili alla Regione o ad un suo ente strumentale, nel caso in cui il bene sia funzionale all’esercizio delle rispettive funzioni, dopo una adeguata valutazione economico finanziaria, oltre che giuridica.
Si disporrà, inoltre, con il dispositivo – conclude il Consigliere Braia – il trasferimento delle autovetture e delle attrezzature (compresi i D.P.I.) necessari allo svolgimento delle attività di forestazione e di autorizzazione al taglio dei boschi dalle Comunità Montane in liquidazione al Consorzio di Bonifica e viene introdotto l’obbligo per il Consorzio di Bonifica di concedere parte di tali beni in uso gratuito alla Regione Basilicata.”