“A seguito dell’operazione Demetra che, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha portato all’arresto di 52 persone, 14 di queste in carcere, le restanti ai domiciliari, e al sequestro preventivo di 14 aziende agricole, di cui 12 in provincia di Matera (tutte nella zona jonica) e 2 in provincia di Cosenza, necessario tornare a parlare della istituzione, in uno dei comuni del metapontino, di una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia”. A dichiararlo è l’Onorevole Gianluca Rospi (PP) il quale ricorda, tra l’altro, che sulla questione ha già tempo fa presentato una interrogazione parlamentare ed una risoluzione in Commissione Affari Costituzionali.
“Ancora nessuna iniziativa è stata adottata da chi di dovere – aggiunge l’On. Rospi – e, nel frattempo, il metapontino continua ad essere oggetto di una sempre maggiore interferenza da parte degli aggregati criminali confinanti, disposti ad interagire con le consorterie locali al fine di espandere i propri affari illeciti. Diventa pertanto sempre più indispensabile, nel metapontino, una sezione permanente della DIA oltreché il potenziamento dell’organico delle forze dell’ordine, così da poter presidiare al meglio l’intera fascia jonica, vista la posizione baricentrica e strategica tra Taranto e l’alto Ionio calabrese, e tutelare maggiormente i cittadini dalle attività criminali in aumento. Spero – conclude il Deputato Gianluca Rospi, Presidente della componente Popolo Protagonista – che finalmente ci si adoperi per dare più serenità ad un territorio che, da tempo, attende risposte concrete e che, vivendo principalmente di agricoltura e turismo, non può di certo continuare ad essere vittima di attività criminali ed a vivere quotidianamente nel timore di minacce e ripercussioni, in virtù appunto della posizione geografica di un’area centro di incontro di due delle maggiori associazioni a delinquere presenti sul territorio nazionale”.