Bradanica, Benedetto (IDV): intervento urgente del Presidente De Filippo e dell’assessore alle infrastrutture Mancui.
“Il vicolo cieco in cui si trova il programma dei lavori per il completamento della Bradanica per il primo tronco che dovrebbe collegare Matera a Foggia e quindi il tratto La Martella-Matera richiede un immediato intervento della Giunta Regionale e in particolare, in prima persona del Presidente De Filippo e dell’Assessore alle Infrastrutture Mancusi”. E’ questa la sollecitazione del presidente del gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto.
Nel sottolineare che “il Gruppo Intini che si è aggiudicato la gara bandita dall’Anas per la realizzazione del primo lotto dei lavori ( 11,5 km) in località La Martella, a Matera, sulla strada statale 655 Bradanica, per oltre 70 milioni di euro, attraversa una situazione di crisi aziendale”, Benedetto evidenzia che “oltre al cantiere che non procede secondo il cronoprogramma del progetto fermandosi al 30% del tracciato a distanza di più di 8 mesi dall’aperturta del cantiere, a rischio sono 120 posti di lavoro. Con effetto domino la crisi Intini si ripercuote pesantemente su piccole imprese appaltatrici e di subforniture che hanno eseguito commesse non pagate e sui loro dipendenti. Accade così – dice il presidente del gruppo IdV – che un’opera pubblica destinata al superamento del gap infrastrutturale che vive da secoli Matera e il Materano adesso è diventato un incubo per imprenditori e lavoratori. E se non bastasse, lo stop dei lavori aumenta le difficoltà per chi vive a La Martella visto che la strada provvisoria di collegamento interessata dal traffico pesante è diventata un percorso pericoloso per la sicurezza degli automobilisti.
Per questo – aggiunge – sostengo sia la richiesta della Confapi che ha invitato l’Anas a sospendere i pagamenti a favore dell’impresa appaltatrice e ha chiesto al Prefetto di intervenire per una composizione bonaria della questione che l’appello dei sindacati confederali di categoria dei lavoratori edili ad un intervento da parte della Regione.
Quello che dovrebbe essere il principale collegamento dei comuni dell’alta valle del Bradano con la rete autostradale nazionale collegando Matera con l’ autostrada A 16 in corrispondenza dell’abitato di Candela – sottolinea Benedetto – rischia di rappresentare un nuovo clamoroso esempio di opera pubblica incompiuta, proprio come la tratta ferroviaria Ferrandina-Matera, che la politica non può accettare supinamente. La Giunta Regionale – conclude – deve attrezzarsi per seguire i passaggi della vertenza del Gruppo Intini che la prossima settimana vedrà un incontro a Roma”.
Bradanica: sospesi i pagamenti a subappaltatori e fornitori. Confapi scrive all’Anas e al Prefetto.
Il direttore di Confapi Matera, Pasquale Latorre, ha segnalato al Compartimento Anas di Basilicata e al prefetto di Matera che la società appaltatrice dei lavori della S.S. 655 Bradanica Lotto La Martella-Matera ha interrotto da tempo i pagamenti ai subappaltatori e ai fornitori.
La Intini Angelo Srl, infatti, è debitrice di ingenti somme verso diverse piccole imprese locali, titolari di contratti sia di subappalto che di fornitura e trasporto di materiali presso il cantiere della Bradanica. Questa situazione, protraendosi nel tempo, sta causando serie difficoltà di ordine economico e finanziario alle imprese creditrici, mettendo a rischio anche la tenuta dei livelli occupazionali.
Si tratta di oltre 50 lavoratori che non potranno neanche godere degli ammortizzatori sociali che si sta cercando di avere per le maestranze di Intini.
Confapi ha invitato l’Anas a sospendere i pagamenti a favore dell’impresa appaltatrice e ha chiesto al prefetto di intervenire per una composizione bonaria della questione.
Confapi, infine, esprime rammarico per il rischio che la Bradanica diventi una delle tante incompiute di un territorio caratterizzato da una cronica mancanza di collegamenti.
Da lavoratore condivido le ansie degli operai interessati. Mi preme comunque segnalare quelle che sono le perplessità, i disagi e le preoccupazioni mie e di alcuni miei vicini che per la costruzione di una delle strade di servizio che portano alla Bradanica hanno visto violate le loro terre. Questa strada correrà parallela e a circa 100 mt da una strada già esistente, attraverserà le nostre proprietà, interessando recinzioni esistenti, diverse piante e soprattutto alberi di ulivo. Mi chiedo se ci sia una ragione tecnica ed economica talmente importante che giustifichi questo che a me sembra un insano esproprio. Mteresa uva
E’ uno scempio non giustificabile