Personale della Squadra Volante, nel corso dell’attività di servizio svolta in questa settimana, ha proceduto a denunciare in stato di libertà cinque persone e a ritirare armi e relativo munizionamento per ragioni di Pubblica Sicurezza.
Negli oltre 140 posti di controllo cittadini e lungo le vie di accesso e di uscita da Matera sono state identificate 1242 persone, fermati 689 veicoli con il ritiro di 2 patenti di guida e contestate numerose infrazioni al Codice della Strada.
Sono stati sottoposti a controlli di rito 89 persone sottoposte agli arresti domiciliari.
Nella circostanza, tre sono state denunciate rispettivamente per i reati di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale, per evasione e l’ultimo per violazione delle prescrizioni.
Nello specifico, il primo ha assunto comportamenti non consoni e non rispettosi del controllo; il secondo è stato sorpreso all’esterno dell’abitazione senza autorizzazione e il terzo, pur non potendo, ospitava in casa una donna. Un pregiudicato, sottoposto al provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali, è stato rintracciato in un bar della città in compagnia di altri pregiudicati e intento nel bere alcolici; per tale motivo è stato denunciato alla competente Autorità giudiziaria.
Sempre all’interno di un bar, è stato identificato un soggetto, risultato irreperibile, nei cui confronti si rilevava un rintraccio per i reati di tentata truffa e sostituzione di persona.
Un uomo è stato poi denunciato poiché, dagli accertamenti compiuti dagli operatori di Polizia in questo centro cittadino, è emerso che il proprietario di una abitazione aveva minacciato due inquilini per obbligarli ad andar via a causa della loro omosessualità.
Tre cittadini materani, inoltre, sono stati segnalati al Prefetto di Matera per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti con il sequestro di 12 grammi di hashish e 3 grammi di marijuana, suddivise in dosi.
Nel corso dell’attività di servizio, si è proceduto infine a ritirare per ragioni di pubblica sicurezza due fucili, due pistole con diverso munizionamento da caccia e per pistola, detenuti legalmente da un genitore, il cui figlio, convivente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari per detenzione di droga ai fini di spaccio.