Antonella Masi, portavoce del gruppo GeCo, Genitori Consapevoli Basilicata, in una nota contesta le dichiarazioni del sindaco De Ruggieri rilasciate durante il Consiglio comunale di Matera in risposta all’interrogazione sulla sperimentazione del 5G presentata dei Consiglieri comunali Sansone e Manicone e chiede la sospensione della sperimentazione del 5G sul territorio del Comune di Matera e in ogni comune lucano. Di seguito la nota integrale.
Antonella Masi (Gruppo GeCO): I Cittadini chiedono, il Sindaco non risponde ”
“Non risposte” imbarazzanti dall’Avv. De Ruggieri, Sindaco di Matera, all’interrogazione dei consiglieri comunali Sansone e Manicone, che a nome dei Cittadini chiedevano di conoscere l’esatta ubicazione sul territorio della città delle antenne 5G.
Nessuna risposta in merito alle modalità e ai valori delle rilevazioni effettuate da Arpab sulla tecnologia sperimentale attiva da due anni sul territorio comunale.
Nessun accoglimento della richiesta di tutela della salute dei cittadini, solo un inutile, insensato e imbarazzante sproloquio sulla non esistenza di un nesso causale tra le emissioni elettromagnetiche della tecnologia 5G e l’epidemia da coronavirus.
Nessuna volontà di programmazione per la redazione di un piano comunale delle antenne, strumento urbanistico del quale il Comune di Matera sembra poter fare a meno, nonostante le disposizioni nazionali e regionali.
Niente.
In barba alla Costituzione della Repubblica Italiana, e specificatamente agli artt. 1, 2, 3, 21, 32 e 33 Cost., il Sindaco si è arrogato il diritto di decidere sulla pelle dei suoi concittadini.
L’Amministrazione comunale non ha attuato alcuna iniziativa di informazione sui rischi biologico-sanitari derivanti dall’implementazione della tecnologia 5G imposta ai cittadini senza alcun consenso informato.
Inoltre il Sindaco dimostra di non essere in possesso delle opportune dovute informazioni, come da noi evidenziato nella nota inviata alla Sua Cortese Attenzione lo scorso 12 luglio 2019.
L’ Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (A.M.I.C.A.), che ha effettuato una richiesta di accesso agli atti interessando anche l’ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riporta che “non è stato richiesto dal Governo alcun parere sanitario sul 5G ai sensi della Legge di Riforma Sanitaria 833 del 1978.
In particolare:
-l’INAIL dichiara di non avere alcuna documentazione sulla sicurezza del 5G;
-il Ministero della Salute dichiara di non essere stato interpellato sulla sicurezza del 5G dal Ministero dello Sviluppo Economico prima della concessione delle frequenze del 5G e che l’argomento non è stato oggetto di pratiche istruite presso il Consiglio Superiore di Sanità;
-il Ministero dello Sviluppo Economico risponde che la documentazione richiesta (il parere sanitario) non è di sua competenza;
-l’Istituto Superiore di Sanità dichiara di non aver prodotto alcun parere sanitario ma di aver risposto all’AGICOM che richiedeva la semplificazione delle procedure di installazione delle nuove antenne 5G”.
E mentre i consulenti tecnici del Governo italiano chiedono di innalzare i limiti cautelativi delle emissioni elettromagnetiche portandoli da 20 a 61 V/m, con un incremento di 10 volte del campo elettrico e magnetico, il Sindaco di Matera -città sperimentale 5G- porta come documentazione a sostegno della legittimità e salubrità delle sue decisioni la nota inviata ai Comuni dall’Anci e la relazione del fisico Polichetti, che nulla possono dire in termini di tutela della salute, e chiosa il suo intervento ipotizzando che “le antenne in città sono tutte spente”, senza tuttavia portare alcuna documentazione a sostegno di tale tesi.
Basiti da questo atteggiamento, i Genitori Consapevoli Basilicata si schierano con forza e determinazione al fianco dei Cittadini materani riuniti nel Comitato Stop 5G Matera a tutela dei diritti inviolabili dell’individuo riconosciuti dalla Repubblica Italiana, del diritto alla sovranità, all’informazione, alla salute, all’inviolabilità del corpo e all’indipendenza della ricerca scientifica, per noi tutti e per le future generazioni.
Plaudiamo con orgoglio ai Sindaci ed alle amministrazioni comunali lucane che in numero sempre crescente stanno anteponendo il diritto dei cittadini e il dovere dei loro rappresentanti alle logiche economiche e di mercato.
Abbiamo immediatamente provveduto ad informare il Sindaco De Ruggieri della insussistenza delle tesi espresse dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e già da tempo abbiamo informato l’Amministrazione comunale di Matera circa le più aggiornate evidenze scientifiche indipendenti in merito alle radiofrequenze assegnate al 5G, grazie alla collaborazione ed al supporto di associazioni di assoluto rilievo e comprovata serietà quali Isde Italia e ApplElettrosmog.
Ricordiamo che spetta al Sindaco la responsabilità penale, civile e amministrativa di accertarsi nelle competenti sedi per le conseguenze di ordine sanitario che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale; che nella Sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, spetta al Sindaco assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e i rischi per la salute della popolazione.
Chiediamo la sospensione della sperimentazione del 5G sul territorio del Comune di Matera e in ogni comune lucano, in applicazione non solo del principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, ma soprattutto in ossequio alla primaria fonte di diritto: la straordinaria Costituzione della Repubblica Italiana.
Antonella Masi, portavoce del gruppo GeCo, Genitori Consapevoli Basilicata