Superato il lockdown per l’emergenza Coronavirus il grassanese Domenico Lostrangio in una nota invita i visitatori a scoprire i tesori custoditi negli scrigni dei paesi lucani. Di seguito la nota integrale.
In tutti i paesi della nostra bella Lucania vi sono degli scrigni che custodiscono tesori culturali,in particolare a Grassano, paese, di circa 5000 abitanti della collina Materana, al centro dell’abitato si erge l’ex Convento Francescano di S. Maria del Carmine edificato nel 1612, ora sede del Municipio. Nell’ ex refettorio dello stesso, oggi sala della Giunta e del Sindaco,vi è custodito un tesoro d’arte, rappresentato due grandi affreschi, l’uno difronte l’altro che raffigurano l’Ultima Cena e le Nozze di Canae da un terzo affresco, situato sulla lunetta della porta d’ingresso alla sala,Madonna con Bambino tra angeli.
Gli affreschi, il cui autore resta ignoto, mantenuti in ottimo stato,sono di rara bellezza artistica e ricchi di simbolismi legati alle Sacre Scritture, di fronte ai quali il visitatore rimane ammaliato e si immerge nelle scene rappresentate.
Il compianto maestro Giacinto Ruzzi di Grottole (Matera), altro paese della collina Materana ricco di storia, poeta, scrittore e studioso di storia locale, riteneva che l’autore degli affreschi rappresentanti l’Ultima Cena e le nozze di Cana presenti nel Convento del Carmine di Grassano, sia per stile e similitudine dei dettagli raffigurati, fosse lo stesso degli affreschi che si trovano nel convento dei cappuccini ubicato in agro di Grottole, infatti nel refettorio dello stesso con volta a botte sono presenti due preziosi affreschi, di autore ignoto, raffiguranti La cena in Emmause L’ultima Cena di nostro Signore, quest’ultimo con una dicitura latina Silentium e la data 1682. Se così fosse riusciamo a risalire alla data degli affreschi presenti a Grassano (fine 600’) ma non all’autore. Una dolente nota relativa agli affreschi presenti nel convento dei Cappuccini di Grottole, pare che non si trovino in buone condizioni poichè il Convento, di proprietà di privati, attualmente si trova in stato di abbandono.
Da osservazioni fatte sempre con il maestro Giacinto Ruzzi, come nella immortale opera di Leonardo da Vinci, anche negli affreschi presenti a Grassano e Grottole, i caratteri somatici del discepolo che Gesù amava ( San Giovanni Evangelista),che si trova vicino a Gesù col capo poggiato sulla sua spalla, sembrerebbero femminili; inoltre nell’affresco di Grassano vi sono presenti dei dettagli che lo rendono particolare, come il diavoletto vicino la sacca dei denari di Giuda e le figure presenti sotto al tavolo dell’ultima cena.
Concludendo tali affreschi sono artisticamente pregevoli e meritano di essere visitati e studiati da esperti del settore, in particolare bisognerebbe evitare che vadano persi gli affreschi presenti nel Convento dei Cappuccini di Grottole.