La rivista ArteIn dedica “l’altra copertina” all’artista Gianfranco Meggiato e all’opera Il Giardino di Zyz, l’installazione – monumentale (26 metri di lunghezza e 20 di larghezza) realizzata per Matera Capitale europea della Cultura 2019. Nel numero 3 di maggio-giugno da qualche giorno in edicola, la testata internazionale d’arte torna a Matera e al Belvedere del Parco della Murgia per rilanciare l’attualità del messaggio di quell’opera.
“Emblema di unione universale”, titola il magazine – i testi in italiano e inglese sono firmati dal critico d’arte Luciano Caprile – sottolineando come il primo “vaccino” alla pandemia che ha paralizzato il mondo, sia proprio nella frase al centro de Il Giardino di Zyz: “Tutto è Uno”, scritta nelle 30 lingue più parlate al mondo.
Il Covid ha bloccato anche il mondo dell’arte. Lo scettro di Capitale Italiana della Cultura passerà solo nel 2021 a Parma. Matera e la scultura di Meggiato diventano per ArteIn, la linea di ripartenza per la Fase 3.
Dichiara l’artista: “Il mio è un messaggio di unità e pace tra le culture, un invito alla riflessione e non posso che constatare come a distanza di un anno quell’invito torni d’attualità. Siamo tutti cellule dello stesso organismo e un corpo deve restare unito se vuole sconfiggere il virus”.
” Oggi – scrive Caprile – noi possiamo aprire i cassetti dell’anima e sfruttare questo difficile periodo come occasione di crescita e di arricchimento. Sotto tale aspetto la grande mano di Gianfranco Meggiato, aperta nei confronti dell’intera umanità, ci fa comprendere come davvero tutto sia uno (…) e come la salvezza fisica e spirituale di ciascuno dipenda dalla salvaguardia di tale convincimento”.
A completare il servizio, anche un contributo della curatrice dell’opera, la storica dell’arte, Daniela Brignone che sottolinea: “Gianfranco Meggiato parte dalla storia per raccontare il presente, ribadendo il ruolo sociale dell’arte soprattutto nell’eccezionalità di periodi come quello attuale: un’invocazione all’unione tra i popoli in virtù di una comunanza che ci rende consapevoli di un’unica provenienza”.
Biografia di Gianfranco Meggiato
Gianfranco Meggiato è uno scultore di fama internazionale. Nato a Venezia, dove ha mosso i primi passi, ha esposto in tutto il mondo. Tra le numerose mostre personali e collettive si ricordano: la mostra di sculture monumentali “Plaza” a Milano nel 2009 in occasione del ventesimo anniversario del crollo del Muro di Berlino e, sempre a Milano, l’installazione di una sfera monumentale sul Breath Building GEOX (nel 2010). Nel 2011 e nel 2013 ha esposto alla Biennale di Venezia, mentre nel 2014 una sua opera è stata esposta al porto di Montecarlo (2012). Sempre nel 2014 ha partecipato alla collettiva “Inquieto Novecento” del Lu.C.C.A. Center of Contemporary Art insieme a Vedova, Vasarely, Christo, Cattelan, Hirst.
Numerose le sculture monumentali realizzate in Italia e all’estero tra le quali “Sfera Sirio” (2 metri di diametro) nel parco Bayfront di Miami (2016); “Il Giardino delle Muse Silenti”, grande installazione circolare di venti metri di diametro con otto opere monumentali all’interno di un labirinto ospitata al Marca Open di Catanzaro. Ad Ottobre 2017 ha ricevuto il prestigioso premio ICOMOS-UNESCO “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”. Nel 2018 “La Spirale della vita” nell’ambito di Manifesta 12- Palermo capitale italiana della cultura 2018, è stata la prima grande installazione pubblica dedicata alle vittime della mafia.