Con lettere ai Prefetti di Potenza Annunziato Vardè e di Matera Rinaldo Argentieri Sanità Futura li ha sollecitati ad adoperarsi come parte attiva presso il Presidente della Regione Vito Bardi, affinché “si possa tenere in brevissimo tempo un confronto per scongiurare l’azzeramento di un settore così importante per la sanità lucana, oggi e per il futuro post Covid-19”.
Nelle lettere si evidenzia che “il lungo “lock down delle prestazioni specialistiche” e la chiusura del CUP regionale, hanno decuplicato il peso dei ritardi di cura di migliaia e migliaia di cittadini lucani.
Con l’avvio della cosiddetta fase 3 – è scritto – è cresciuto il bisogno di salute non solo per soddisfare prestazioni e visite specialistiche accumulate durante il lock down (liste di attesa) ma perché la sicurezza sanitaria rappresenta l’elemento fondamentale della ripresa di qualsiasi attività. La situazione, divenuta drammatica e paradossale, riguarda le strutture della specialistica ambulatoriale privata accreditata che erogano servizi e prestazioni per la salute dei cittadini. A poco più di un mese dalla riapertura, le circa 60 strutture (con oltre 600 dipendenti, medici specialisti e collaboratori) sono in crisi: non solo non viene riconosciuta la possibilità, offerta a tutte le altre imprese, di accedere alle misure di sostegno economico per i mesi di interruzione imposta, ma viene negato qualsiasi aiuto per l’applicazione dei protocolli di sicurezza Covid-19, che in questo settore sono molto più complessi e onerosi, lasciati totalmente a carico dei titolari delle imprese sanitarie anche per la loro attuazione”.
Sanità Futura sottolinea che “è indispensabile, pena l’interruzione delle attività sanitarie o l’innalzamento del rischio di contagio, garantire le misure di sicurezza Covid-19 per operatori e pazienti, utilizzare strumenti e tecnologie avanzate, anche al prezzo di un insostenibile ed eccezionale aumento dei costi che si somma ad un “burocratico” scaricamento di responsabilità per l’attuazione dei protocolli di sicurezza.
Occorre segnalare in questo contesto che le imprese sanitarie della specialistica ambulatoriale operano erogando prestazioni specialistiche ai cittadini, in nome e per conto del SSN, in forza di contratti con le AASSLL sottoscritti in epoca preCovid con tariffe non negoziabili ferme al 1996.
Oggi, a causa della pandemia da Covid-19, delle misure di distanziamento sociale e di quelle di sicurezza, il problema assume una dimensione e un’urgenza mai riscontrati prima, sia per la salute dei cittadini lucani sia per la salvezza delle stesse strutture di specialistica ambulatoriale contrattualizzate con il SSR.
Da una ricognizione compiuta sulle strutture nostre associate – aggiunge la lettera – si evidenzia una situazione drammatica per la oggettiva carenza di DPI sul mercato e, soprattutto, per l’impossibilità di far fronte ai costi fissi e del personale.
La particolare e delicata funzione che le nostre strutture sanitarie svolgono, soprattutto per i pazienti extra Covid-19, necessiterebbe di un’attenzione davvero prioritaria da parte delle Istituzioni democratiche regionali per la pericolosa dimensione delle liste di attesa (ritardi di cura) e per scongiurare l’imminente default delle imprese.
A fronte di questa situazione, le strutture sanitarie private accreditate sono strette in una morsa fatale che ha costretto l’assemblea di Sanità Futura a costituirsi in un Comitato di crisi straordinaria per intraprendere iniziative di mobilitazione pubblica.
Siamo sempre disponibili al dialogo, ma rimarchiamo la tragicità della situazione ulteriormente aggravata, se possibile, dal silenzio delle istituzioni regionali alle nostre reiterate richieste di un confronto più che urgente.
Qui esprimiamo la nostra decisione associativa – scrive infine Sanità Futura – di non attendere oltre, l’intera comunità lucana non può più aspettare, pena il disastro. Ci attiveremo con ogni iniziativa in modo pubblico e trasparente, a testimonianza della nostra determinazione contro il dissesto delle nostre attività e affinchè le istituzioni assumano la responsabilità delle scelte necessarie. La tempestività delle rette decisioni è oggi fondamentale”.
Giu 16