Le segreterie regionali di Fp Cgil e Cisl Fp in una nota in una lettera inviata alla Regione Basilicata denunciano il disinteresse dell’Ente nei confronti dei Centri per l’Impiego. Di seguito la nota integrale.
Denuncia di disinteresse della Regione nei confronti dei Centri per l’impiego. Proteste per la mancata erogazione della produttività 2018 e per le risorse insufficienti per l’istituzione delle Posizioni Organizzative. Preannuncio stato di agitazione del personale e azioni di protesta.
Dura ormai da molto tempo il disinteresse della Regione nei confronti dei Centri per l’Impiego che necessitano,invece, di adeguato potenziamento come richiesto dalla stessa Corte dei Conti della Basilicata a sostegno dello sviluppo economico e sociale dei lucani.
Il personale è fortemente demotivato poiché, nonostante i positivi risultati conseguiti ,come certificato dall’OIV,non ha ancora ricevuto la produttività 2018 a causa di inadempienze formali da parte della Dirigenza.
Esempio clamoroso,poi, del disinteresse della Regione è da considerare la previsione, da parte del CICO, di soli 40 mila euro per l’istituzione delle Posizioni Organizzative, ignorando non solo che occorre garantire il buon funzionamento delle numerose sedi dei Centri per l’Impiego e Sportelli Integrati Polivalenti sull’intero territorio regionale, con 100 dipendenti., ma anche che le risorsa economiche ci sono ,eccome, nell’ambito degli oltre 6 milioni annui che il Ministero del Lavoro trasferisce proprio per il funzionamento dei CPI della Basilicata.
A tale proposito, è assolutamente doveroso dettagliare,come più volte richiesto dalle scriventi, l’utilizzo di tali trasferimenti statali che sono a specifica destinazione !
Riguardo all’istituzione delle Posizioni Organizzative,poi,anche l’Assessore Cupparo ha segnalato a fine maggio l’incongruenza delle risorse messe a disposizione, ma il CICO ha ignorato la sua richiesta di riconvocazione.
Per tutte queste ragioni, CGIL e CISL proclamano lo stato di agitazione del personale dei Centri per l’Impiego e preannunciano azioni di protesta.