Da sedici anni esiste uno speciale premio nazionale di cinematografia senza scopo di lucro realizzato per promuovere il territorio attraverso la cultura cinematografica. “Le Notti dello Statere”, nato dall’intuizione di Luca Iacobini che ne cura da sempre anche la direzione artistica, il festival si tiene ogni anno a Sibari, in provincia di Cosenza, nella sala convegni del Marlusa.
Tornato in Calabria dopo la laurea in Sociologia e una lunga collaborazione con la cattedra di Storia del cinema dell’Università di Salerno, Iacobini ha avvertito l’esigenza di integrare la sua passione per il cinema all’amore per la sua terra, per diffonderne bellezze e storia. È nato così il festival che non si è fermato nemmeno davanti all’emergenza sanitaria mondiale causata dal Coronavirus. Nessuno scoramento davanti all’impossibilità di organizzare una sedicesima edizione “gomito a gomito”, il direttore artistico ha rivoluzionato i programmi e ha creato una edizione speciale in streaming su RadioCastLive che ha avuto per ospiti gli attori Francesco Di Leva, reduce dalla nomination come miglior attore protagonista ai David di Donatelloper Il sindaco del rione Sanitàe Patrizio Rispo, attore di cinema, teatro e tv in film come Ricomincio da tre di Massimo Troisi e da oltre vent’anni interprete dell’amatissimo personaggiodi Raffaele Giordano nella soap italianaUn posto al sole.
Madrine della seratale attrici Miriam Candurro e Ilenia Lazzarin, entrambe oggi protagoniste in Un posto al sole, che dopo esser state premiate negli anni scorsi dal Festival hanno subito accettato l’invito del direttore artistico di partecipare come madrine in questa edizione speciale per sostenerla e dare un segnale a tutto il comparto in attesa del ritorno al set e alla normalità.
Condotti dal giornalista Salvatore Gisonna gli ospiti si sono raccontati al pubblico in collegamento svelando la loro storia personale. Francesco Di Leva, molto impegnato nel sociale, ha parlatodella nascita della sua passione per il cinema e per la recitazione attraverso una promessa fatta ad un operatore culturale a scuola e agli operatori del NEST (Napoli Est Teatro, nato dopo aver messo in scena nel 2007 lo spettacolo teatrale Gomorra). “È necessario – ha detto Di Leva – unire le forze artistiche e la coscienza civile per un teatro di qualità che sia impegno, comunicazione, crescita culturale in grado di attecchire sul territorio in maniera incisiva, far innamorare i ragazzi del quartiere diSan Giovanni a Teduccio, quartiere della zona est di Napoli, e togliergli dalla strada”. Un percorso vissuto in prima persona da Di Leva che oggi, passato dall’altra parte della barricata, divide il suo tempo e le sue energie tra la professione di attor e l’impegno nell’associazione con gli altri ragazzini del quartiere. “Gli operatori mi facevano sentire protagonista dei momenti, mi mettevano al centro dell’attenzione e quello che cercavo per strada facendo casino per attirare l’attenzione degli altri lo ricevevo lì – racconta durante la premiazione de Le notti dello Statere -. Così pian piano mi hanno insegnato a suonare, cantare, recitare. Non ricordo il momento in cui ho smesso di fare il panettiere e ho iniziato a fare l’attore, ma è successo e oggi cerco di fare lo stesso per gli altri “scugnizzi” di Napoli”.
Un percorso molto simile a quello che Luca Iacobini porta avanti a Sibari dove per tutto l’anno con “Progetto Cinema”coinvolge i ragazzi facendoli appassionare al cinema e al territorio attraverso percorsi di legalità. Attraverso incontri, lezioni, proiezioni e dibattiti i ragazzi diventano dunque i veri protagonisti della kermesse, apprendono il linguaggio cinematografico, approfondiscono le diverse professioni legate a questo settore. E proprio dai ragazzi del “Progetto Cinema” arrivano le indicazioni sui professionisti del grande e piccolo schermo da invitare e premiare durante il Festival estivo.
“Un film come qualsiasi opera d’arte ha la sua professionalità. Un attore deve saper fare l’attore, non può farlo chi non studia. Serve sacrificio. Un attore deve diventare altro da sé. È quello il fascino che caratterizza il mestiere – ha spiegato Patrizio Rispo durante il suo collegamento -. Oggi stiamo facendo una battaglia per la nostra categoria che già prima della Covid-19 viveva nel precariato, con questa emergenza è anche peggio e non possiamo non prenderne coscienza per cambiare la situazione”.
Di Leva e Rispo sono stati poi entrambi premiati dal Colonnello dei Carabinieri Nicola Graziano, che ha portato loro il riconoscimento a Napoli a nome de Le Notti dello Statere e l’invito a recarsi a Sibari per il consueto incontro con il pubblico e soprattutto con i ragazzi che partecipano al percorso di formazione promosso dal direttore Iacobini non appena le prescrizioni di sicurezza lo consentiranno.
“Quando è scoppiata l’emergenza sanitaria in Italia eravamo al lavoro già da mesi per organizzare il nostro sedicesimo festival -spiega Luca Iacobini, direttore artistico de Le Notti dello Statere -. Per un attimo ho pensato di sospendere e annullare tutto. Ho passato alcune settimane a pensarci ma poi ho deciso che dovevamo andare avanti, in un modo o nell’altro. Dovevo farlo per i nostri ragazzi e per il nostro pubblico. Dovevo farlo per tutti gli amici imprenditori che, nonostante la difficoltà del momento mi chiamavano per continuare a garantirci il loro sostegno.Dovevo farlo per i malati e per le persone che erano costrette a casa. Così con tutto lo staff abbiamo rivoluzionato un format che ci accompagnava da 15 anni, ci siamo messi a lavoro per trovare la strada da percorrere e siamo riusciti a organizzare una edizione speciale con ospiti altrettanto speciali. Ma questo non ci basta di certo. Non abbiamo intenzione di fermarci, anzi. Stiamo già lavorando per un nuovo appuntamento in presenza a Sibari, magari entro la fine dell’estate”.
A precedere la sedicesima edizione de Le notti dello Statere, fortemente voluta dal direttore artistico per non interrompere il lavoro portato avanti con sacrificio e passione da sedici anni (e che senza alcun contributo pubblico ha saputo attivare una rete di servizi che lo rende unico nel suo genere su tutto il territorio regionale e in grado di attirare alcuni dei più grandi nomi del mondo del cinema e dello spettacolo a Sibari per fare cultura insieme)c’è stato per la prima volta il nuovo format online“Il caffè Artistico live”, che ha portato il pubblico direttamente a casa degli attori che hanno aderito per prendere dei caffè spensierati e conoscerli meglio e che è riuscito a rompere la monotonia dei giorni in casa tutti uguali parlando di cinema e cultura, con una dedica speciale a chi lottava contro il virus e a tutti gli imprenditori che hanno continuato a sostenere l’iniziativa nonostante la difficoltà del momento.
L’aver scelto proprio lo Statere come simbolo distintivo della rassegna non è stato casuale.“Statere” è il nome di diversi tipi di moneta dell’antichità. La moneta fu battuta da varie città greche nei diversi standard monetari, in argento, oro ed elettro. Lo “statere d’argento” era la moneta più diffusa nell’antichità greca. Era il più alto nominale normalmente battuto e valeva in genere il doppio di una dracma. Nell’antichità, lo “statere in oro” era anche la moneta più importante a Sibari. Addirittura i Sibariti avevano inventato un sistema di convertibilità che permetteva loro di attuare scambi commerciali sia col mondo greco che con le città dell’Egeo e il Mediterraneo. Molto diffuso anche lo “statere in argento”, come detto, moneta apprezzata e notevolmente presente tra i Sibariti perché nella zona erano presenti molti giacimenti di tale metallo. Le monete erano battute con un sistema a incuso su cui era impressa la figura di un robusto toro retrospicente. È da tenere presente che tale simbolo era utilizzato anche dalle popolazioni degli enotri, dagli italici, ed era presente anche a Rhegium.
Il legame antico che unisce dunque la Piana di Sibari con questa moneta storica ha ispirato gli organizzatori del Premio, che in tal modo hanno voluto legare in modo netto la loro attività alla tradizione e alla cultura della propria terra, così da sottolineare sempre il forte legame con le radici e diffondere in Italia un simbolo appartenente proprio alla cultura di Sibari. Il liet-motive che guida ogni edizione della kermesse è “La cultura come strumento per la valorizzazione del territorio”.
Hanno già preso parte ai progetti de Le Notti dello Statere:
Alessandro Piva, Enzo Decaro, Michele Placido, Dino Abbrescia, Giulio Petroni, Thomas Trabacchi, Antonio Stornaiolo, Paolo Sassanelli, Luca Lucini, Filippo Nigro, Mariana Braga, Maria Chiara Augenti, Andrea Molaioli, Francesca Cima, Esmeralda Calabria, Luigi Petrazzuolo, Ciro Esposito, Luciano Scarpa, Fabio Massa, Martina Liberti, Antiqua Saxa, Marcello Colasurdo, Paola Salurso, Peppe Cirillo, Federica Apicella, Gianluca Arcopinto, Gianni Fantoni, Marcello Prayer, Pasquale Falcone, Anna Pavignano, Michele D’Anca, Roberta Scardola, Pietro Genuardi, Giuseppe Zeno, Marco Bocci, EldaAlvigini, Ugo Dighero, Alessio Boni, Emanuela Tittocchia, Vincenzo Bocciarelli, Luca Angeletti, Claudio Castrogiovanni, Salvatore Gisonna, Eleonora Russo, Pier Belloni, MaritNissen, Fabrizia Sacchi, Euridice Axen, Gianluca Di Gennaro, Francesco Testi, Elena Russo, Paolo Pierobon, Luca Capuano, Giorgia Wurt, Serena Iansiti, Carlotta Natoli, Giorgio Marchesi, Simonetta Solder, Greta Scarano, Michele Alhaique, Lucio Pierri, Cristina Donadio, Denise Capezza, Irene Maiorino, Francesca Valtorta, Ninni Bruschetta, Leonardo Cecchi, Alessio Giannone, Sara Zanier, Simone Montedoro, Angela Curri, Domenico Pinelli, Karin Proia, Iris Ferrari, Roberta Ferrari, Miriam Candurro, Michelangelo Tommaso, SamantaPiccinetti, Peppe Zarbo, Gigio Morra, Antonio Gargiulo, Ludovica Nasti, Francesco Acquaroli, Eduardo Valdarnini, Michele Rosiello, Valerio Morigi, Alessio Vassallo, Fatima Trotta, Enzo Fischetti, Alessandro Bolide, Fabio Troiano, Raffaele Buranelli, Andrea Sartoretti, Karen Sarlo, Niccolò Agliardi, Brando Pacitto, Patrizio Rispo, Francesco Di Leva, Fabrizio Benvenuto, Luca Giacomelli, Raffaele Toninelli, Luca Pirozzi, Fabrizio Nevola, La Compagnia Teatrale “Carmine Concistrè” Marco Pistoia (docente di storia e critica del Cinema).
Da segnalare: la presidente della sezione produttori Francesca Cima. Premio OSCAR con il film “La Grande Bellezza”. La sceneggiatrice Anna Pavignano che ha scritto tutti i film di Massimo Troisi. Nomination OSCAR per la sceneggiatura de “Il Postino”.Giulio Petroni, vincitore Premio Dessì, regista italiano che ha diretto Giuliano Gemma, UgoTognazzi, Barbara Bouchet, Lee Van Cleef, TomasMiliam, Orson Welles e ancora oggi acclamato dal regista Quentin Tarantino.
Michele Placido, Andrea Molaioli, Alessandro Piva, Esmeralda Calabria,Filippo Nigro vincitori di David di Donatello e di premi importanti. Greta Scarano e Paolo Sassanelli Nastro D’Argento. Ludovica Nasti protagonista della serie-evento “L’Amica Geniale”, Francesco Acquaroli, Alessio Boni, ecc. Più di 100 ospiti tutti importanti e super presenti nei film italiani e nelle serie tv più seguite.