“E’ ora di attenzionare il mondo dello sport, a partire da quello minore che più di tutti coinvolge ragazzi e ragazze, le famiglie ma anche atleti, operatori, adulti e anziani.
Nessun sostegno, ad oggi, pare sia previsto per le associazioni sportive, bloccate da mesi nella loro attività. Nessun contributo alle famiglie per far tornare i più giovani a fare sport, i fondi per la pratica sportiva inseriti in bilancio per la promozione giacciono inutilizzati e l’impiantistica pubblica risulta pressoché inutilizzabile, a partire da Matera città in grande ritardo sulla messa in sicurezza.”
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Italia Viva Luca Braia e Mario Polese.
“Il presidente Bardi e l’assessore Cupparo facciano qualcosa. Noi – come consiglieri di Italia Viva, proseguono Braia e Polese – proponiamo l’istituzione di un voucher per ogni famiglia, da utilizzare per i figli sino a 18 anni per la pratica sportiva in una delle centinaia di associazioni sportive esistenti in regione. Inoltre, una moratoria per tutto il 2020 dei costi delle strutture pubbliche in utilizzo e l’istituzione di un tavolo tecnico immediato e permanente con Anci e i presidenti di Provincia per monitorare, coordinare e sostenere le attività di messa in sicurezza delle scuole e delle palestre annesse che, insieme agli impianti pubblici e privati dedicati, rappresentano i luoghi dove lo sport viene praticato e che da settembre potrebbero essere a rischio utilizzo con tutto quello che ne consegue.
Inoltre, al fine di rendere possibile immediatamente l’utilizzo del 100% dei fondi esistenti in bilancio, pari a circa 700mila euro, per la legge sulla promozione della pratica sportiva, ho presentato una proposta di legge che separa i piani per il sostegno agli impianti sportivi da quelli per la pratica sportiva (firmata anche dal gruppo di Forza Italia). Proposta che da settimane attende di essere portata in discussione e che il Presidente della IV Commissione Zullino inspiegabilmente si ostina a non calendarizzare, nonostante la personale richiesta reiterata in ogni forma.
Ritardi incredibili che peggiorano la già critica situazione in cui versano le centinaia di associazioni sportive lucane che nel frattempo hanno perso iscritti, non trovano dalle imprese sostegni e rischiano di chiudere anche per l’impossibilità di avere gli impianti pubblici a loro disposizione, come sta succedendo a Matera, dove una rete di oltre 25 associazioni sta cercando di scuotere le amministrazioni locali per avere le attenzioni che meritano.
Ad oggi, tra i bandi emessi e quelli annunciati dal Governo regionale, manca totalmente l’attenzione al mondo dello sport e alla rete di associazioni sportive minori, del volontariato e terzo settore che sono state le prime a bloccarsi e sono quasi per la totalità ferme. Se non relative a sport individuali, purtroppo potranno riaprire non prima del mese di luglio.
La rete delle associazioni sportive affiliate alle 45 federazioni iscritte al CONI – concludono i consiglieri Luca Braia e Mario Polese – è capillarmente presente in ognuno dei 131 comuni della nostra Basilicata e rappresenta, insieme alla scuola e al mondo del terzo settore e del volontariato, una parte fondamentale della tenuta sociale della nostra comunità. La politica regionale non può essere sorda e dimenticare che esistono queste decine di migliaia di operatori che tutti i giorni accolgono, educano, formano i nostri figli e nipoti e che assistono bambini e anziani, oltre che animare la collettività nella promozione della pratica sportiva e non solo.”