Chiusura biglietterie stazioni ferroviarie di Maratea e Metaponto, Fit Cisl controreplica all’assessore regionale Merra.
La segreteria regionale Fit Cisl in una nota controreplica alle dichiarazioni dell’assessore regionale Merra sulla chiusura delle biglietterie di Maratea e Metaponto. Di seguito la nota integrale e le due note già pubblicate dalla nostra redazione.
La Scrivente Segreteria Regionale è abituata ormai ma non rassegnata all’incompetenza oltre che all’estrosa improvvisazione dell’Assessore Merra, che ad oggi nonostante i propri fallimenti Politici continua a scambiare il ruolo della gestione politica con quello Sindacale.
Ad onore del vero non ci stupiscono i fuorvianti contenuti della nota, in relazione al fatto che non più tardi di qualche giorno fa il medesimo Assessore, si sostituiva autonomamente e senza alcun senso all’Assessore Cupparo nella Vertenza dell’ex Auchan, che contrariamente alla Merra, prontamente comunicava che la competenza alle Attività produttive e dell’Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione, è di certo non dell’Assessorato ai Trasporti e Infrastrutture.
A riguardo, sarebbe bene anche considerare la spasmodica voglia della stessa di intervenire nei meriti Sindacali, dimenticando il suo di ruolo, tanto ché, ha partecipato in riunioni Sindacali, addirittura nei locali Aziendali, raccontando una serie di “non verità” palesemente sconfessate dal tempo, invece di lavorare alacremente presso gli uffici di C/so Garibaldi.
Vorremmo far presente all’improvvisato Assessore che in data 10 Maggio 2019 non è stato sottoscritto nessun accordo dalla scrivente Segreteria Regionale, tanto meno della CISL di Basilicata che cura le questioni territorialmente interessanti lo sviluppo dei territori.
Era presente alla predetta riunione la RSU della FIT-CISL, del competente settore di Trenitalia, che vogliamo ricordare all’Assessore non avrebbe mai potuto prendere decisioni circa la chiusura di pezzi dei quali la competenza specifica è dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, nonché di tutta la Giunta Regionale, in considerazione del fatto che i servizi di Trenitalia vengono giurisdizionati dal Contratto di Servizio Pubblico sottoscritto da Regione Basilicata e non dalla nostra RR.SS.UU, presente all’incontro.
A riguardo della vicenda che attiene proprio territori di Potenza e Matera per l’allocazione geografica delle due biglietterie e quindi dei due siti produttivi, vorremmo ricordare all’Assessore che già nel mese di Marzo 2019 il Consigliere Regionale Francesco Mollica era autorevolmente intervenuto contro la paventata chiusura dei due siti.
Ci lascia sbalorditi, come lascerebbe sbalordito chiunque abbia un minimo di amore per la propria Terra, il veder paragonare le nostre Maratea e Metaponto a ’’Spoleto, Vasto ….’’, considerato che ad oggi la nostra Regione contava solo tre Biglietterie (Potenza – Maratea – Metaponto) a differenza di altri territori dove biglietterie sono state gestite con le esigenze di quei territori all’interno dei propri contratti di servizio, dei quali non siamo interessati a conoscere quelle dinamiche territoriali.
È chiaro che l’Assessore con la sua ultima nota, appalesa il fallimento del proprio operato aggravato dall’irresponsabile e dispotico atteggiamento di chi vorrebbe scaricare la responsabilità della chiusura di un servizio di propria competenza al sindacato, perché vede Assessore è questo quello che traspare dalla sua missiva.
In relazione a ciò, vogliamo ribadirle, che se Lei invece di perdere il suo tempo a pensare di rendere vere le sue irresponsabili “scuse” che non potranno mai diventare delle verità, avesse letto quanto richiamato dagli articoli di stampa del 2019 della CISL di Basilicata sulla questione, oppure dell’articolo citato dell’autorevole consigliere Mollica, oppure avesse letto quanto abbiamo appreso dall’interpellanza presentata dai consiglieri, Polese, Pittella, Braia, Cifarelli e Trerotola, oppure si sarebbe letta i contenuti del contratto di servizio pubblico di Trenitalia, avrebbe compreso probabilmente che la sottoscrizione ininfluente di un verbale, nulla a che fare con la volontà politica della parte che è proprietaria dei servizi di Trenitalia e di Busitalia, vale a dire Regione Basilicata che purtroppo per il settore, ha Lei come delegato.
A Lei, come si evince dalla grottesca e controversa nota, piace andare a caccia delle streghe, per avere un inutile ed infruttuoso risalto mediatico da prima donna, ma in questa vicenda talmente oggettiva e chiara non vi sono sotterfugi, non vi sono volontà nascoste, non vi sono secondi fini, non vi è alcuna strumentalizzazione se non quella che Lei sta inscenando in malo modo, all’interno di un teatrino in mano al solito, conosciuto burattinaio, una querelle insomma che tenta di scaricare le sue precipue responsabilità sui Dirigenti e sulla FIT-CISL, che contrariamente a Lei amano la Basilicata e difendono i lavoratori, e che come detto più volte, non saranno mai degli Yes Man, come a quelli con cui lei di sovente si presenta alle assemblee dei lavoratori e si è quindi abituata.
Assessore nessuno sulla stampa stamattina Le crede, perché spieghi come può essere possibile che il dirigente del Dipartimento Trasporti di Basilicata riporta le sue scelte, quelle di questo governo regionale nella nota a firma del Dirigente Arcieri nella quale si afferma addirittura che ’’…i locali delle biglietterie possono essere concessi gratuitamente ad associazioni, Comuni e/o attività commerciali ’’che possono essere tra l’altro autorizzate alla
vendita di titoli di viaggio ’’ e le vuole far credere che la responsabilità della chiusura è della RR. SS. UU. Della FIT-CISL che ha sottoscritto un verbale preliminare ???
A riguardo, visto che almeno si spera Lei abbia preso coscienza di quello che scrive il Dirigente ai Trasporti del suo Assessorato, e non abbia invece fatto scrivere chiaramente che non si condivide la scelta di Trenitalia, come grottescamente afferma per una proroga data per posticipare la chiusura, si rende almeno conto che i suoi colleghi consiglieri regionali, politicamente Le chiedevano invece di stoppare l’azione messa in atto da chi che sia, e ci permetta di farLe notare che glielo chiedevano politicamente ed indipendentemente dalla presenza o meno di quell’inservibile verbale.
Durante le 36 ore di sciopero degli autoferrotranvieri di Basilicata dell’anno 2019 Lei ha visto gli striscioni con scritto – dimettiti -, noi siamo ancora convinti, dopo l’attenta risposta che si è permessa di coniare, che Lei può fare una cosa giusta per questa Terra, le dimissioni, per lasciare ad altri sia di condurre le attività produttive delle quali voleva appropriarsi in questi giorni e liberare questo settore dall’asfittica mancanza di qualsivoglia soluzione per la difesa del territorio e dei servizi che in essi esistono ancora.
Le ribadiamo inoltre che non vi è alcuna ratifica di sottoscrizione della chiusura e la nostra coerenza la si palpa dal fatto che noi le vogliamo aperte quelle due biglietterie e non è con il suo esercizio di gratuite accuse che risolve il problema ne tanto meno appaga la coscienza di una decisione sbagliata ed irresponsabile!!!
Relativamente ai consiglieri che hanno sostenuto oggettivamente a far data dalla richiesta di discussione in III Commissione Permanente Regionale della FIT-CISL di cui ci sono le registrazioni, alla successiva richiesta di discussione in consiglio regionale, fatta da gruppi Politici affermati, che nulla hanno a che fare con l’improvvisazione sensazionale a cui Ella fa riferimento, c’è da ritenere che la sua lettera è davvero fuori luogo, è solo uno spocchioso atto di accusa che andava rivolto alle sue di responsabilità, mai espresse compiutamente.
Abbiamo da tempo chiesto le sue dimissioni e non perché Lei ci sia antipatica ma solo perché la riteniamo ancora più dannosa per il settore a valle di tutti i suoi fallimenti nel settore compreso quello della chiusura delle biglietterie perché se Lei, come dice, non era d’accordo non capiamo il perché si meraviglia del fatto che la CISL di Basilicata e la FIT continuano a contestare quel verbale, così come Lei non lo ha ben compreso che la Scrivente apprezza l’impegno del Governo Bardi, ma siamo altrettanto convinti che in questa scellerata vicenda non può assecondare, la sua manifesta incompetenza solo per renderla felice.
Lei più che scrivere una missiva offensiva anche nei riguardi di colleghi consiglieri regionali esperti, peraltro del tenore registrato, si sarebbe dovuta andare ad incatenare per non fare chiudere quei siti produttivi altro che verbali e note di autostima per non fare chiudere le due biglietterie, che producono la riduzione di Unità lavorative, ma forse questo è quello che voleva, come si dimostra dal tenore della nota del suo Dirigente.
Distinti Saluti.
La segreteria regionale Fit Cisl considera un atto scellerato la chiusura delle biglietterie di Maratea e Metaponto. Di seguito la nota integrale.
La chiusura delle Biglietterie di Maratea e Metaponto è un atto scellerato da noi preannunciato il 18 Dicembre 2020 alla Commissione Trasporti di Regione Basilicata
Assurde e immotivate le giustificazioni date dal Dirigente del dipartimento Trasporti Ing. Donato Arcieri, alla ingiustificata ed irresponsabile chiusura delle Biglietterie, peraltro ubicate nei punti maggiormente strategici per il turismo Lucano.
In una terra come la Basilicata – prosegue il comunicato – che ha il tasso di disoccupazione pre-covid-19 tra i più alti del Paese, crediamo sia assurdo che un Dirigente della Regione Basilicata, l’Assessore al ramo anch’essa Lucana, giustifichino la riduzione di TRE unità lavorative, per sostituirle con delle emettitrici automatiche.
Tutto questo, nonostante dal contratto di servizio pubblico attualmente in vigore, si evince palesemente che la presenza delle biglietterie viene pagata dall’ente al vettore, come d’altronde viene corrisposto anche il mancato introito relativo ai ricavi da traffico, che vogliamo ricordare devono essere del 35% del costo dell’intero servizio, se si pensa poi, che in Basilicata si raggiunge appena il 10%, il differenziale da pagare è del 15% come risulta dal piano economico e finanziario allegato al contratto di servizio peraltro a conoscenza del Dirigente dell’Ufficio Trasporti Regionale, un fatto davvero incredibile.
Come può essere giustificato questo comportamento, peraltro in un momento così importante per la Basilicata, e per quello che ha rappresentato Matera 2019 che ha determinato per l’intero territorio Regionale lo sviluppo esponenziale del turismo, ma che si ritroverà in pratica con l’azzeramento della rete di vendita dei titoli di viaggio di Trenitalia, in punti strategici come Maratea e Metaponto.
Non ci sembra davvero logico e lungimirante per Trenitalia – prosegue il comunicato -, forzare così tanto le imperfezioni di un contratto di servizio, che andrebbe immediatamente rivisto e riposizionato a logiche di sviluppo e non di razionalizzazione – incalza la Segreteria della FIT-CISL -, in particolare per le condizioni economiche che il Paese si appresta a vivere nei prossimi mesi, altro che stati generali dell’economia.
Maratea da un lato e Metaponto da quello opposto rappresentano punti ineguagliabili di bellezza e strategicità della presenza della Società di trasporto più grande del Paese in Basilicata.
Non è, e non potrà mai essere vera la storiella che la rete di vendita verrà implementata da self automatiche per dare la possibilità ai clienti di venire in possesso del titolo di viaggio, se così fosse significherebbe che potremmo chiudere in poco tempo tutte le biglietterie del Paese perché facilmente sostituibili da semplici macchiette emettitrici ?
È doveroso sottolineare infine le agghiaccianti parti finali della relazione di accompagno alla decisione di chiusura delle biglietterie che secondo il Dirigente del Dipartimento Trasporti, i – ……locali delle biglietterie possono essere concessi gratuitamente ad associazioni, Comuni e/o attività commerciali ’’che possono essere tra l’altro autorizzate alla vendita di titoli di viaggio ’’ ….-, non comprendendo che Trenitalia, invece di creare posti lavoro, sopprime quelli già esistenti con il bene placido di chi ha deciso di non tutelare i lucani ma gli interessi dell’Azienda.
Il comunicato si chiude con l’appello della Segreteria della Fit Cisl:
– di rimane disposizione della Corte dei Conti, per censurare il comportamento di quanti hanno contribuito a ledere il diritto alla mobilità sopprimendo i due punti di eccellenza della rete Lucana di vendita di Trenitalia che si era impegnata con la sottoscrizione all’evoluzione del sistema produttivo e non alla razionalizzazione dei punti di vendita citati;
– invochiamo l’intervento del Ministro dei Trasporti per una censura del comportamento di Trenitalia che si è lanciata a sopprimere unilateralmente le biglietterie di Metaponto e Maratea in un momento di forte intensificazione della circolazione dei passeggeri, che magari avrebbero avuto intenzione di conoscere la Basilicata, anche dopo Matera 2019 ma non gli è data la possibilità di comprare il biglietto, perché la strategia societaria è quella di sostituire le persone con le Self e non vendere i titoli di viaggio;
-si confida infine nell’intervento di tutti i gruppi consiliari, con un ringraziamento obbligatorio che va al Consigliere Mario Polese che ci ha fornito il materiale per fare le riflessioni qui riportate. Si confida inoltre che altri Gruppi Consiliari ai quali doverosamente trasferiamo tutte le preoccupazioni che sono emerse dalla lettura attenta delle note, facciano sentire la propria voce nei confronti dell’irresponsabile provvedimento.
Risposta assessore alle Infrastrutture e Mobilita, Donatella Merra a Fit Cisl su chiusura biglietterie Trenitalia
“In merito alla chiusura delle biglietterie di Maratea e Metaponto di Trenitalia la FIT CISL rivolge un attacco strumentale alla Regione Basilicata, facendo riferimento a una nota dell’Ufficio Trasporti in risposta a una mozione dei consiglieri di minoranza. I sindacati in data 10 maggio 2019 hanno sottoscritto con Trenitalia un verbale sulla chiusura delle biglietterie. E’ doveroso stigmatizzare l’evidente comportamento strumentale, a cui i rappresentanti sindacali della FIT CISL sono peraltro avvezzi, che in tal caso addirittura mostra in maniera eclatante la poca avvedutezza e la pericolosità delle azioni poste in essere, che a tutto mirano, tranne che alla difesa dei diritti dei lavoratori. Si precisa che nel verbale del 2019, per il quale le Organizzazioni Sindacali hanno concordano il percorso presentato, Trenitalia espressamente confermava la chiusura delle biglietterie di Maratea e Metaponto entro novembre 2019, prevedendo contestualmente di assegnare le risorse alle attività antievasione – assistenza, mantenendo la medesima sede lavorativa. Nello stesso era inoltre precisato che, fermo restando la ricollocazione, l’Azienda, compatibilmente con le esigenze tecnico organizzative, avrebbe verificato nel tempo la fattibilità di eventuali esigenze di diversa assegnazione, anche nell’ambito delle altre società del Gruppo. Stupisce pertanto il contenuto della nota di FIT CISL che, tra l’altro, risulta completamente irricevibile anche in termini di forma e toni utilizzati. Stupisce ancor più che un simile comportamento trovi sponda in alcuni Consiglieri regionali, che hanno fornito al Sindacato la nota dipartimentale, forse inconsapevoli del fatto che il sindacato già da un anno aveva espressamente sottoscritto la decisione con Trenitalia. E’ invece comprovabile come la scelta di Trenitalia, attuata in molteplici stazioni in tutta Italia, tra cui Vasto, Spoleto, Perugia, non sia condivisa dalla Regione e che proprio l’azione posta in essere dalla Regione abbia consentito di posticipare la chiusura delle due biglietterie, inizialmente prevista ed avvalorata dal sindacato entro novembre 2019. Ad oggi risulta infatti che le due unità interessate siano ancora in sede seppur in smart working per l’emergenza COVID-19”.