L’assessore alle “Politiche della persona”, Rocco Leone, è stato audito nel corso della seduta odierna dalla quarta Commissione consiliare (Politica sociale) presieduta da Massimo Zullino (Lega), in merito alle interrogazioni presentate dai consiglieri di Italia viva, Polese e Braia.
Quattro le interrogazioni in esame, le prime due di Polese, le altre presentate insieme con Braia inerenti: “Le misure adottate e da adottare per l’emergenza sanitaria globale da epidemia di Covid 19”, la “Situazione posti in ‘terapia intensiva’ e personale medico in relazione all’emergenza Covid 19”, l’ “Ospedale da campo da installare in Basilicata per emergenza Covid 19”, l’ “Estromissione dell’Irccs Crob di Rionero dallo schema di ripartizione delle risorse economiche a favore delle aziende sanitarie per la gestione dell’emergenza Covid 19”.
I proponenti hanno ritenuto di accorpare e sintetizzare le richieste formulate nelle varie interrogazioni, ritenendo alcuni punti superati dagli eventi e dalle decisioni intercorse circa l’emergenza, ed esaminando i punti tuttora attuali e validi ai fini precauzionali per meglio affrontare le circostanze in itinere e, altresì, per capire la ratio circa alcune questioni specifiche.
Il consigliere Polese, nello specifico, ha chiesto lumi in merito alla dotazione di materiale per la salvaguardia e la tutela dei medici di medicina generale e di guardia medica, alla presenza di ambulanze di bio contenimento, alla possibilità di reperire altro personale sanitario. Con il consigliere Braia chiesto se ed in che misura la Regione intende sostenere e riconoscere il maggior lavoro degli operatori medico-sanitari impegnati nell’emergenza. L’ospedale da campo donato dal Qatar, che ha visto una riduzione dei posti preventivati, con il personale da impiegarvi e la dotazione tecnologico – sanitaria altro argomento di discussione, così come le risorse economiche utilizzate per la riconversione dei presidi ospedalieri di Venosa e Villa D’Agri ed i motivi che hanno portato all’iniziale esclusione dell’Irccs Crob di Rionero dal riparto dei fondi del Decreto legge n.18 del 17 marzo 2020.
L’assessore Leone ha esordito sottolineando che “agli interrogativi si è risposto con i fatti, nonostante le tante difficoltà incontrate nel dover affrontare una situazione estremamente difficile” ed ha affermato che “è stato chiesto al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, la predisposizione di una serie di presidi per una eventuale e malaugurata recrudescenza dell’epidemia. Quella della Basilicata – ha detto Leone – è una situazione da vivere con una buona dose di tranquillità in virtù dei molti problemi risolti anche grazie della visita del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, per quanto concerne la diagnostica e le misure riguardanti la tutela personale degli operatori sanitari e non solo. Si è proceduto all’ordinazione di 300.000 reagenti, anche in previsione della stagione estiva per mettere in sicurezza gli ospiti che si pensa siano numerosi (la Basilicata considerata regione ‘sanificata’) e la gente del posto. Previsti presidi della Protezione civile con personale specializzato per le emergenze, oltre che a Potenza e Matera, a Maratea con un’area di accoglienza, presso l’ospedale di Policoro per la zona jonica e a Chiaromonte per la zona interna e quella del Pollino. Garantita la giusta protezione per medici ed operatori esposti in prima linea, sperando sempre che non ci siano ritorni del virus. Messe in campo – ha ribadito Leone – tutte le strategie di prevenzione, vedi l’attenzione prestata subito alle Rsa che non hanno fatto registrare nessun decesso, e la predisposizione dei posti di rianimazione con il supporto prezioso dei centri di pronto soccorso attivi. Si è passati da 43 posti letto iniziali per la rianimazione, divisi tra Matera e Potenza, per poi passare a 95 e giungere a 105. Con il nuovo decreto – ha aggiunto – avremo l’opportunità di stabilizzare 70 posti fissi e la possibilità di procedere all’assunzione di nuovi medici specialisti dapprima a tempo determinato, anche se resta la difficoltà di trovare medici rianimatori. Da prevedere un assetto diverso negli ospedali con più spazio ai reparti di malattie infettive ed a quelli che hanno a che fare con le camere di sicurezza per l’emergenza. Allo stato attuale abbiamo una sola ambulanza di bio contenimento, l’obiettivo, superando la difficoltà nel reperirle, è di averne almeno un’altra. Le squadre Covid sono attrezzate non solo per la stagione turistica, ma resteranno a presidio del territorio. Da decidere se effettuare il tampone solo al soggetto più esposto o all’intero nucleo familiare”.
“Per quanto concerne il riconoscimento per il maggior lavoro svolto dal personale – ha proseguito Leone – è in atto il confronto con i sindacati. Mia convinzione – ha sottolineato – è di premiare esclusivamente i soggetti esposti direttamente, operatori presso i reparti di malattie infettive, pronto soccorsi, personale del 118, operatori della rianimazione e così via. Il Crob di Rionero all’inizio è stato escluso dal riparto dei fondi previsti dal decreto legge perché operava tamponi solo per i malati, poi è stato inserito nei finanziamenti per aver iniziato a processare i tamponi sul territorio. Tornando al personale – ha puntualizzato Leone – l’obiettivo è quello di dare unità di trattamento economico per le due province. 4 i milioni di euro disponibili in bilancio, di questi il 40 per cento da destinare alle categorie particolarmente esposte ed il 60 per cento da dividere tra le altre categorie meno esposte e in questo discorso rientra il Crob. Per l’ospedale di Villa D’Agri – ha riferito l’Assessore – non vi è stata nessuna spesa (all’inizio era stata prevista una ulteriore sacca di riserva per l’emergenza mai attuata) e la proposta di assumere operatori per le malattie infettive non è mai stata autorizzata dal Dipartimento. Per l’ospedale di Venosa, dove sono stati approntati 40 posti letto garantiti dalla Regione, altri 40 donati dall’Eni, non vi è stata nessuna assunzione di altro personale medico. I circa 400 mila euro spesi sono serviti per la pitturazione ed il recupero di un immobile già di proprietà della Regione, ristrutturato per gli ambulatori spostati dall’ospedale nel periodo dell’acuzie e che potrà ora essere attivamente utilizzato. I soldi utilizzati per montare l’ospedale da campo donato dal Qatar, 450 mila euro, erano destinati specificatamente alle strutture di Potenza e Matera e non erano spendibili in altro modo destinandoli ad altre strutture sanitarie, altrimenti non sarebbero arrivati. Per il pavimento ed il completamento, come da garanzie verbali ricevute, interverranno fondi ministeriali. In futuro la struttura che non usufruirà di personale medico militare e vedrà la gestione regionale, potrà essere utilizzata come zona triage e, comunque, resta un punto di riferimento importante per una sempre malaugurata eventuale ricaduta nell’emergenza e nuovi incidenti di percorso”.
Il consigliere Polese ha preso atto delle molte risposte dell’Assessore e sottolineato l’atteggiamento responsabile tenuto dalle forze politiche di opposizione nel periodo dell’emergenza. “Mi ritengo – ha detto Polese – in gran parte soddisfatto, perplessità restano in merito alla vicenda dell’ospedale del Qatar, ritenendo che quei soldi potevano essere adoperati per potenziare i nosocomi di Potenza e Venosa e, comunque, sarebbe stata gradita una maggiore chiarezza nell’informazione, parlando di semplice struttura e non di apparato medico altamente tecnologico”.
La Commissione ha, quindi, rinviato l’analisi della proposta di legge di iniziativa del consigliere Vizziello (Fratelli d’Italia) su “Misure di sostegno per l’acquisto della prima casa di proprietà”, in attesa di audire le associazioni degli inquilini, i sindacati (come richiesto dal consigliere Perrino), l’Abi Basilicata e Confedilizia (richiesta di Polese) e per apportare alcune precisazioni circa i criteri per l’accesso al credito ed i parametri dei tassi di interesse di riferimento,
L’organismo consiliare ha deciso di rinviare anche il parere sul provvedimento di Giunta concernente la legge regionale n.12 del 24 luglio 2006 su “Sostegno all’Università degli Studi della Basilicata per la promozione di uno sviluppo regionale di qualità – attuazione Piano dodecennale 2013 /2024 – Approvazione Accordo di Programma triennale 2019-2021”. Si procederà, in tempi brevi, all’audizione dell’assessore, Francesco Cupparo, e della rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole. Per Polese “è opportuno audire i firmatari dell’Accordo di Programma triennale, trattandosi, tra l’altro, dello stanziamento della cifra consistente di dieci milioni senza nulla togliere alla bontà della continuità all’intervento”.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Zullino (Lega), i consiglieri Vizziello (Fdi), Baldassarre (Idea), Braia e Polese (Iv), Bellettieri e Acito (Fi), Perrino (M5s), Pittella (Pd).