Villaggio Salute a Melfi, Sanità Futura: “Assessore regionale Leone passi dalle parole ai fatti”. Di seguito la nota integrale.
Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Leone diffuse dal TG3 Basilicata sulla volontà e sulla disponibilità ad individuare soluzioni per “salvare” il Villaggio Salute a Melfi. Proprio alla luce di queste affermazioni, sia pure sintetiche, il Villaggio Salute è dunque diventato un banco di prova per la credibilità e la responsabilità dell’assessore Leone e dell’intero governo regionale. Di buone intenzioni abbiamo sentito parlare già in tante occasioni. Dichiarazioni tante, troppe, fatti? Ad oggi: zero! O meglio, purtroppo siamo a numeri molto negativi.
Il tempo non aspetta, semplicemente e inesorabilmente trascorre. Abbiamo chiesto e richiesto di essere ascoltati con urgenza, abbiamo evitato le critiche, che pure ce ne sarebbero, e abbiamo fatto proposte concrete, abbiamo chiesto tempestività. Risultato? L’assessore Leone continua con le sue “buone” dichiarazioni. Eppure, gli basterebbe essere almeno conseguente, basterebbe muovere un dito per inviare una mail in tempo reale e convocarci, al tempo d’oggi anche via web, ancora più veloce. E invece, nonostante le nostre continue sollecitazioni, registriamo il nulla.
Il dubbio che non sappia bene di cosa stiamo parlando ci opprime ormai quotidianamente. Ciò gli assegnerebbe se non altro la buona fede, e però davanti alla drammaticità di chiusura di strutture sanitarie, proprio in questa fase, non sappiamo cos’altro potremmo o dovremmo fare. Perfino l’aver scritto ai Prefetti non sembra sortire alcun effetto.
Lo ripetiamo, vogliamo un incontro urgente, perché è urgente compiere azioni tempestive; le buone parole in questo momento non servono a niente se non a rendere ancora più amara l’agonia quotidiana.
Purtroppo, su come Assessore e Giunta intendono gestire questa nuova fase di emergenza sanitaria e dare risposte alle prestazioni “sospese” durante il lock down, che si aggiungono a quelle di nuove prestazioni e visite specialistiche, c’è il mistero, il nulla, proprio per la mancanza di un tempestivo confronto.
Siamo costretti ogni volta a ricordare che siamo piccole imprese con valori sani e alta professionalità, abbiamo un peso di appena il 2,4% sul bilancio della sanità regionale e svolgiamo una funzione pubblica, indispensabile se si vuole davvero correre, il più velocemente ed efficacemente possibile, a dare risposte agli attuali bisogni di assistenza sanitaria, a maggior ragione in questa fase.
Il privato accreditato intende fare la sua parte e chiede solo di uscire da un’assurda situazione a tenaglia; sembrerà strano in questo frangente, ma non sta chiedendo aiuti e risorse finanziarie aggiuntive. Sta chiedendo di liberare risorse inutilizzate e inspiegabilmente ferme da 4 anni, sta chiedendo di essere affrancato da arbitrarie e assurde manette burocratiche, sta chiedendo trasparenza e legalità.
Entro pochi giorni il Villaggio Salute dovrà procedere per atto dovuto verso il proprio fallimento. L’unica via sarebbero nuovi investimenti privati, non certo pubblici, e nessuno è disponibile ad investire se non ci sono una programmazione e un orizzonte di riferimento chiaro che invece spetta alle istituzioni pubbliche assicurare.
Il Villaggio Salute, come tutte le altre imprese sanitarie, sta chiedendo di essere messo nelle condizioni di poter fare il proprio lavoro anche e soprattutto a vantaggio dei conti pubblici. Anche in questo caso dobbiamo ricordare che le prestazioni di ogni tipo erogate dalle strutture della specialistica ambulatoriale al Servizio Sanitario Regionale costano meno di quelle erogate da ospedali e poliambulatori pubblici con tariffe ferme al 1996 e appesantite dai nuovi costi per la sicurezza Covid-19.
E’ da tempo che sollecitiamo di snellire procedure ed adempimenti burocratici che penalizzano progetti come quello del Villaggio Salute che, tra l’altro, diventa strumento ed opportunità per attrarre utenza extraregionale rispetto alla tendenza dell’emigrazione dei lucani anche per prestazioni sanitarie di routine fuori regione.
Vogliamo parlare di riforma del sistema sanitario regionale? Facciamolo. Vogliamo parlare della bozza in circolazione che non tiene in alcun modo conto della sinergia pubblico-privato? Facciamolo.
Siamo dunque in attesa, ancora una volta, di una convocazione da parte dell’assessore Leone, di un incontro in cui potrà illustrare le soluzioni di cui ha fatto breve cenno il servizio del TG3 Basilicata. Particolarmente sulle liste di attesa, che sono la priorità delle priorità, dove non c’è niente da “smaltire” ma c’è da lavorare sodo con competenza, nel modo giusto e nel tempo giusto. L’assessore Leone conosce bene le nostre proposte, ci risponda, ci convochi, faccia qualcosa, la verità sta nei fatti.
In questa situazione surreale ci sorregge l’accorata raccomandazione di Papa Francesco: «Adesso, è il momento di fare tesoro di tutta l’energia positiva che è stata investita per fronteggiare la pandemia”. Almeno noi siamo fortemente impegnati a non disperdere questa energia positiva.
Giu 21