La Fials contesta la riduzione dell’organico in Neonatologia-Utin, un reperto storicamente sottodimensionato, alla vigilia delle ferie e diffida la Direzione strategica del San Carlo a provvedere immediatamente all’integrazione del Personale assente. Diversamente, si vedrà costretta a inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica per la concreta minaccia alla salute dei neonati e al benessere psicofisico degli operatori.
“La Fials – ricorda il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – continua a segnalare la perenne carenza di personale infermieristico nella Terapia Intensiva Neonatale del San Carlo, l’unica della Basilicata. Appare decisamente stupefacente, alla vigilia delle ferie estive, togliere due Unità Infermieristiche, già formate su competenze altamente specifiche, indispensabili a garantire qualità e quantità delle prestazioni assistenziali nel reparto”.
“Presto questa scelta – osserva il responsabile sindacale – inciderà gravemente sulla tenuta del servizio. Bisogna infatti tenere conto della notevole uscita di personale per pensionamenti, trasferimenti in altri reparti, astensione per maternità, esonero dai turni notturni per i beneficiari della legge 104. Intanto, da subito, la fruizione delle ferie estive graverà in maniera significativa sul Personale che rimarrà in servizio. I continui ricambi di dipendenti e inserimenti di neo assunti appesantiscono la situazione: chi entra in reparto per la prima volta richiede infatti un periodo considerevole di affiancamento viste le peculiarità del servizio. Essendo privi di esperienza 2-3 infermieri su 5, inevitabilmente il lavoro grava ulteriormente sugli ‘esperti’.”
Alla gravissima carenza di infermieri si accompagna anche la cronica insufficienza di OSS: a disposizione di due reparti (neonatologia e nido) sono soltanto in tre. “Questa Terapia Intensiva – osserva Costanzo – si confronta quotidianamente con situazioni di urgenza ed emergenza. Il Personale è continuamente sottoposto a stress da ‘superlavoro’. Si va infatti in affanno per le ferie e i congedi vari, senza contare che non si può far leva sul lavoro straordinario per fronteggiare carenze strutturali”.
“Per quanto premesso, la Fials – conclude il segretario provinciale – chiederà di sottoporre il personale stressato da superlavoro a visita medica e relazione medico-legale, con responsabilità aggravata ai sensi dell’art. 96 C.P.C. in considerazione della reiterata riluttanza alla tutela della salute dei lavoratori ed alla prevenzione dei pregiudizi di cui all’art. 2087 C.C.
Giu 21