Consiglieri comunali Francesco Giuzio (capogruppo), Giuseppe Biscaglia e Valerio Tramutoli di La Basilicata Possibile al Comune di Potenza: “Anche dall’opposizione prima di tutto il bene della città”.
Durante il Consiglio Comunale del 18 giugno u.s. La Basilicata Possibile ha presentato una mozione che impegnava l’Amministrazione a procedere alla convocazione di un tavolo tecnico che, attraverso il coinvolgimento e la mobilitazione dell’intero movimento sportivo cittadino (a cominciare da CONI e CIP) e delle molte competenze presenti in Città, potesse arrivare ad una definizione partecipata (in raccordo con le associazioni del commercio, del turismo e della cultura della Città), del Programma e delle modalità organizzative di “Potenza Città Europea dello Sport 2021-2022”.
Con grande soddisfazione la nostra proposta è stata accolta favorevolmente dai gruppi della maggioranza e dal Movimento 5 stelle, che ne hanno riconosciuto la bontà, ricevendo invece il voto contrario dei consiglieri che si riconoscono nel cosiddetto Centro-Sinistra. Non è la prima volta che nostre proposte ricevono l’approvazione del Consiglio Comunale e non ci scandalizza che esse possano essere votate (come è già successo in passato) anche dalla maggioranza.
Lo abbiamo detto in Consiglio Comunale il 31 Marzo. Che in una situazione di emergenza come quella innescata dall’epidemia da Covid-19, LBP si sarebbe astenuta dallo svolgere un’azione di opposizione puramente strumentale e di parte, offrendo invece tutto il proprio contributo di proposte e di idee a chi ha l’onere di amministrare la nostra città in un passaggio così difficile.
Una collaborazione necessaria e indispensabile per superare al meglio questo periodo di emergenza sanitaria, sociale ed economica. Non in difesa di presunte appartenenze ideologiche – spesso a servizio solo di (improbabili) future carriere personali – ma dei diritti fondamentali dei nostri cittadini e della speranza di rinascita della nostra città.
Abbiamo scelto di misurarci su temi concreti e cogenti, anche scontrandoci, ma provando sempre a trovare soluzioni condivise, senza opporre uno sterile “muro contro muro”.
Dobbiamo invece riconoscere che su temi concreti e nient’affatto scontati (dall’opposizione alle concessioni petrolifere nel territorio comunale, alla realizzazione senza ulteriori rinvii di piste ciclabili, alla estensione dei buoni spesa a tutta la platea delle persone in difficoltà, alla accelerazione della chiusura del ciclo dei rifiuti con la realizzazione dell’impianto di pre-trattamento di Vallone Calabrese, etc.) le nostre sollecitazioni hanno trovato in molti consiglieri della maggioranza e nell’azione della Giunta e del Sindaco Guarente, quell’attenzione sul merito e senza pregiudizi che avevamo chiesto.
Solo 12 mesi fa, la nostra città ha dato un voto forte e chiaro (l’82% di quelli espressi) per cambiare marcia rispetto alla politica che ha governato la città negli ultimi 20 anni.
Al ballottaggio la città si è divisa a metà tra due proposte politiche alternative, entrambe di rottura rispetto al passato. Rispetto alla devastazione economica, sociale, urbanistica e ambientale che ci veniva consegnata.
Crediamo che il compito che i cittadini ci hanno affidato non è quello di usare questi anni solo per preparaci a future elezioni o per dare visibilità a future carriere, ma quello di provare, anche dall’opposizione, a migliorare il loro presente, a immaginare un futuro migliore per Potenza.
Lo continueremo a fare testardamente, tenendo ben saldi i nostri riferimenti valoriali ma senza rinunciare mai, attraverso il confronto sul merito, a ricercare e valorizzare le convergenze più ampie che via via si realizzeranno attorno a quelle che erano le nostre proposte programmatiche.
Che questo possa essere mal digerito da chi per anni ha avuto le mani in pasta e ora, anche dopo aver provato a raccattare pezzi qui e là, si sente emarginata, lo capiamo.
Non è un problema che ci riguarda, né che ci appassiona.
La città ha già scelto. Noi continueremo il nostro percorso come sempre in trasparenza. Avendo in testa unicamente il bene della città.
Lasciamo volentieri ad altri, assieme ai mal di pancia, giochi di potere e di poltrone, carrierismo personale e facili strumentalizzazioni, che non ci hanno mai interessato.