Rosalba Guglielmi, Coordinamento regionale USB Basilicata, ha inviato una lettera al governatore Bardi e all’assessore regionale all’agricoltura Fanelli per richiedere l’applicazione del contratto nazionale e regionale da applicare ai lavoratori forestali. Di seguito la nota integrale.
Guglielmi (Usb): “Musacchio ci prova e le stelle stanno a guardare”
Le gravissime affermazioni dell’amministratore unico del consorzio di bonifica Basilicata, cui sono state affidate la programmazione e la gestione degli interventi di forestazione regionale, rilasciate sulla stampa qualche giorno fa, tentano di cancellare i diritti acquisiti da anni degli addetti alla forestazione, garantiti dal contratto nazionale e anche dal contratto integrativo regionale del 2015. Tutta la normativa del settore si basa sul diritto alla stagionalità che può essere vantato da chi ha svolto almeno 51 giornate di lavoro nell’anno precedente avendo così il diritto alla riassunzione per un periodo lavorativo pari almeno allo stesso numero di giorni.
Inoltre il contratto regionale integrativo siglato nel 2015, nel far propria la classificazione in livelli prevista dal contratto nazionale, ha inserito una clausola di salvaguardia delle condizioni di miglior favore.
Tutto ciò rende disapplicabili le condizioni capestro imposte nella lettera di riassunzione presentata dai lavoratori in cui hanno dovuto accettare il demansionamento in funzione delle necessità aziendali, chiaramente senza alcuna regola certa, e la mobilità sui vari cantieri. L’affermazione che la platea non è formata da lavoratori stagionali ma da personale assunto a tempo determinato tenta di avvalorare la tesi che non vi è alcun diritto acquisito né rispetto alle qualifiche né in prospettiva rispetto al numero di giornate, non avendo diritto alla riassunzione in qualità di stagionali possono essere assunti altri lavoratori senza aver prima garantito ai lavoratori le giornate già effettuate l’anno precedente.
Tra l’altro le circa 4000 persone che hanno fatto richiesta del bonus 600 euro, secondo le asserzioni del dottor Musacchio si sarebbero vantati di una condizione cui non avrebbero avuto diritto.
Davanti a questo attacco senza precedenti nella storia della forestazione regionale diffidiamo il presidente Bardi e l’Assessore Fanelli dal dare manforte alla mancata applicazione delle norme contrattuali e alla destrutturazione del regolamento del settore, di garantire le regole sulla stagionalità così come costituitesi negli anni sia legislativamente che giudizialmente per dare garanzie certe ai lavoratori.
Si provveda immediatamente a ridare il livello e le qualifiche rivestite lo scorso anno agli addetti e a riconoscere lo stato di stagionali agli stessi poiché ricorrono tutte le condizioni di legge e per evitare un generale contenzioso giudiziario.
Ai lavoratori chiamati a dare risposte concrete di messa in discussione del nuovo apparato e della gestione della forestazione lasciata ad un ente privato, suggeriamo di far comunque valere la richiesta del diritto di precedenza ai sensi dell’art. 24 del decreto legislativo n. 81/2015, considerate le proroghe introdotte dalla recente normativa collegata allo stato di pandemia.