I Consiglieri Regionali Roberto Cifarelli e Marcello Pittella hanno inviato una mozione al Presidente del Consiglio Regionale
della Basilicata, Carmile Cicala per fermare la piaga del caporalato. Di seguito il testo integrale che raccoglie l’appello pubblico dei sindacati e associazioni varie sulla tema dell’accoglienza dei migranti in Basilicata e delle politiche attive di lavoro a loro dedicate.
I sottoscritti Consiglieri Regionali Roberto Cifarelli e Marcello Pittella Presidente e componente del gruppo “Comunità Democratiche – Partito Democratico”
Premesso che
• la nostra regione è interessata ciclicamente da flussi migratori: i cosiddetti lavoratori stagionali impegnati in agricoltura soprattutto nell’area del Metapontino e del Vulture;
• nonostante una legislazione nazionale piuttosto severa, il fenomeno illegale del “caporalato” è ancora attuale e ci si serve di questa subdola figura per reclutare lavoratori a basso costo sovente immigrati irregolari;
• lo scorso 10 giugno una operazione della Guardia di Finanza contro il caporalato in Basilicata ha portato al sequestro di 12 aziende agricole lucane e a 60 indagati per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori e al favoreggiamento della immigrazione clandestina;
• quanto è accaduto era ampiamente prevedibile tanto che le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato da tempo denunciano questa situazione di illegalità;
• di frequente questi lavoratori si rifugiano in alloggi di fortuna in condizioni igienico sanitarie precarie e non in sicurezza, procurando allarme sociale nei territori interessati;
• non possiamo lasciare soli le Comunità locali, ed in particolare, i Sindaci ad affrontare emergenze di questo tenore che inevitabilmente generano preoccupazione tra i cittadini e difficoltà alle tante aziende agricole che invece utilizzano i canali ufficiali per il reclutamento della manodopera necessaria;
• negli ultimi tempi il tema dell’accoglienza e della regolarizzazione degli immigrati irregolari (avvenuta di recente con un provvedimento legislativo nazionale) ha animato il dibattito pubblico ed è stato oggetto di diversi appelli nonché di interrogazioni e mozioni da parte del gruppo che rappresento ( cfr.l’interrogazione n. prot. 5652/C del 12 settembre 2019 e la mozione n. prot. 2940/C del 9 maggio 2020);
Considerato che
• la Regione Basilicata ha gli strumenti e le risorse economiche per programmare interventi nell’ambito della assistenza sanitaria, nella predisposizione di strutture idonee per l’accoglienza ed il soggiorno di centinaia di lavoratori, nonché nella attivazione di una rete di servizi di trasporto intraregionale e interregionale in modo da depotenziare uno dei meccanismi di reclutamento utilizzato dai “caporali”;
• negli anni scorsi, la Regione Basilicata attraverso il Coordinamento Politiche Migranti e Rifugiati presieduto da Pietro Simonetti e grazie alla collaborazione con il terzo settore e con il mondo del volontariato si è distinta sul piano nazionale per l’attuazione di politiche inclusive nei confronti della immigrazione. Di seguito citiamo alcuni progetti realizzati;
• la Regione Basilicata in tema di integrazione degli immigrati extracomunitari, ha promosso e realizzato progetti innovativi: CLECI, ALIAS, ALIAS 2, FAR & NETWORK e RETI realizzati con fondi europei.
Dei suddetti progetti, tre e rispettivamente CLECI, ALIAS, ALIAS 2, sono stati finalizzati all’apprendimento della lingua e cultura italiana, mentre il progetto FAR & NETWORK è stato invece orientato alla realizzazione di una Rete Nazionale Antidiscriminazioni. Il progetto RETI ha mirato alla realizzazione di processi di sensibilizzazione, comunicazione ed informazione sui diritti ed i doveri in favore degli immigrati extracomunitari;
• il progetto PASIM-Potenziamento attività e servizi integrati migranti per il miglioramento dei servizi ai cittadini immigrati impegnati in lavori agricoli stagionali nell’area territoriale del Vulture-Alto Bradano. Tra i suoi suoi obiettivi principali, c’è la lotta al caporalato e allo sfruttamento nel settore agricolo;
• il Programma FAMI – MULTI-AZIONE – “Fondo asilo, migrazione, integrazione – 2014 – 2020 piano di intervento per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi” è stato anch’esso presentato dalla Regione Basilicata ed approvato;
• grazie a progetti per la lotta al caporalato presentati nel 2016, , sono stati finanziati, con fondi PON LEGALITA’ del Ministero dell’Interno, 4 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio e di 2 milioni di euro per il completamento della struttura della Città della Pace di Scanzano Jonico;
• l’UE ha assegnato alla Basilicata 3,2 milioni di euro che si vanno a sommare ai 770 mila euro della misura “P.I.U. – SUPREME ” destinati ad interventi nel campo della logistica, dei trasporti e della formazione;
• nel corso degli ultimi mesi si sono succeduti più incontri operativi organizzati dalle Prefetture di Potenza e Matera per la presentazione delle suddette misure di intervento alla presenza delle autorità competenti, dei Sindaci interessati , delle organizzazioni di categoria e sindacali e delle associazioni di volontariato;
impegna il presidente della giunta regionale
• a farsi carico delle problematiche sollevate dall’appello pubblico lanciato dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e da altre Associazioni di volontariato ( quì allegato) e ad attivarsi affinchè si realizzino in tempi brevi tutte le iniziative approvate e finanziate per il superamento dei campi abusivi e per l’implementazione di servizi e di politiche attive del lavoro per i migranti presenti sul nostro territorio;
• a convocare un tavolo di confronto con le parti sociali, datoriali, associative, con le Autorità di Pubblica Sicurezza nonché, attraverso l’ANCI Basilicata, con i Sindaci per programmare tutte le iniziative utili per affrontare i temi relativi alla accoglienza e alla gestione dei fenomeni migratori e per informare i soggetti sociali ed istituzionali coinvolti, sullo stato di attuazione delle misure adottate a favore della integrazione dei migranti in Basilicata.