Nel pomeriggio di oggi si è tenuto presso la Regione Basilicata, alla presenza dell’assessore Cupparo, un incontro sindacale convocato anche a seguito dello sciopero di qualche giorno fa delle maestranze della Nico a causa del mancato rinnovo di 16 contratti e dunque del possibile licenziamento di 16 lavoratori a seguito della chiusura di alcuni cantieri legati al risanamento ambientale nell’indotto Eni di Viggiano.
Durante la lunga discussione, alla presenza dei vertici di Eni, la UILM Basilicata ha sottolineato in ogni modo la difficile situazione sociale che vivono i lavoratori dell’Indotto Eni a causa della riduzione delle attività che sta producendo da un lato l’uso massiccio della cassa integrazione e dall’altro il mancato rinnovo di molti contratti a tempo determinato in diverse aziende dell’Indotto.
E ciò che sta accadendo all’interno della Nico, dove non solo non sono stati rinnovati tre contratti a tempo determinato ma nelle prossime settimane non saranno rinnovati altri 13 contratti a tempo determinato.
Eni dal canto suo ha illustrato la difficile situazione industriale legata sia al mancato rinnovo delle concessioni e sia legata al prezzo del barile che non consente ad oggi il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.
È un quadro questo per la Uilm Basilicata che non può in nessun modo essere accettato in quanto l’occupazione e l’occupabilità all’interno del Centro Oli non può essere misurata ne dalle mancate concessioni e ne dal prezzo del barile, ma ENI soprattutto oggi, in tempi di crisi, deve dimostrare con atti concreti senso di responsabilità, stemperando tensioni sociali e assicurando le attività per il mantenimento dei livelli occupazionali.
Se ciò non dovesse avvenire saremmo di fronte ad una catastrofe sociale senza precedenti e dunque un gioco al massacro che necessariamente Eni e la Regione Basilicata devono scongiurare.
La mediazione dell’assessore Cupparo, ovvero di chiedere da un lato ad Eni un maggior approfondimento circa le possibili soluzioni alla suddetta vertenza, dall’altro alla stessa Nico, per assicurare gli attuali livelli occupazionali e per fronteggiare questo momento di crisi, di utilizzare gli ammortizzatori sociali, troverà una sintesi al massimo nella giornata di venerdì, momento in cui sarà possibile verificare con oggettività le “buone volontà” espresse da Eni e dalla Nico, circa la risoluzione di questa nuova vertenza sul lavoro.
Giu 23