I Carabinieri del comando provinciale di potenza hanno eseguito all’alba nelle province di Potenza, Foggia e Bari un’ordinanza di misura cautelare in carcere e agli arresti domiciliari a carico di 15 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al narcotraffico, aggravata dalla disponibilità di armi, e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza, che ha ricostruito gli assetti organizzativi, le attività criminali e la capacità di controllo delle “piazze di spaccio” del sodalizio nel Vulture-Melfese.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati questa mattina al Tribunale di Potenza alla presenza del procuratore capo della repubblica, Francesco Curcio.
Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza — Direzione Distrettuale Antimafia — e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza, è stata data esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta dal GIP di Potenza, nell’ambito dell’operazione “Rewind”.
Le indagini, avviate nel dicembre del 2015, hanno portato all’emissione di 15 misure cautelari (2 di custodia cautelare in carcere e 13 agli arresti domiciliari) in ordine alle ipotesi di reato di “associazione armata” finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio ln concorso, detenzione illegale in concorso di armi e munizionamento.
Le persone attinte dal provvedimento sono:
1. LEUCI Cataldo, cl. 1998, residente in Melfi (custodia cautelare in carcere);
2. VIGLIOGLIA Mattia, cl. 1994, residente in Melfi (PZ) (custodia cautelare in carcere);
3. BARBETTA Rocco, cl. 1969, residente in Melfi (arresti domiciliari);
4. BARBETTA Rocco, cl. 1972, residente in Melfi (arresti domiciliari);
5. BARBETTA Teodoro Gabriele, cl. 1977, residente in Melfi (arresti domiciliari);
6. CAROTA Michele, cl. 1972, residente in Cerignola (FG) (arresti domiciliari);
7. CIRONE Giancarlo, cl. 1993, residente in Melfi (arresti domiciliari);
8. COMPIERCHIO Vincenzo, cl. 1965, residente in Cerignola (arresti domiciliari);
9. Dl MURO Umberto, cl.1984, residente in Melfi (arresti domiciliari);
10. GAUDIOSI Antonio, cl. 1981,residente in Melfi (arresti domiciliari);
11. GLIASCHERA Michele, cl. 1982, residente in Melfi domiciliari);
12. GLLUCAJ Silvana, cl. 1990, residente in Melfi domiciliari);
13. ISMAILI Ardit, cl.1991, residente in Melfi (arresti domiciliari);
14. MONTAGNA Vincenzo, cl. 1964, residente in Melfi (arresti domiciliari);
15. SAVINO Mauro, cl. 1989, residente in Melfi domiciliari).
Le suddette misure sono state eseguite unitamente a 14 perquisizioni personali e domiciliari.
Lo sviluppo delle investigazioni, in cui risultano coinvolte, a vario titolo, 28 persone, tra cui anche minori, ha consentito di individuare due gruppi criminali distinti:
-il primo, con base operativa a Melfi e dintorni, con a capo BARBETTA Teodoro Gabriele, il quale, in stretta sinergia con il fratello BARBETTA Rocco (cl.72), con SAVINO Mauro e MONTAGNA Vincenzo, ed avvalendosi della collaborazione di altri tredici soggetti residenti nel medesimo ambito territoriale, risultava fattivamente impegnato nell’approvvigionamento di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti, del tipo “cocaina”, “hashish” e “marijuana”, che il sodalizio riceveva da canali pugliesi e napoletani e provvedeva, poi, a commercializzare, tramite una rete di spacciatori fidati, nelle zone del “vulture — melfese;
– il secondo, riguarda la compagine criminale all’interno della quale emergevano le figure di GAUDIOSI Antonio e BARBETTA Rocco (cl. 69) che, in stretto contatto operativo con altri sette personaggi di spicco della scena criminale locale, si organizzavano per trafficare sostanze stupefacenti in Melfi, Rapolla (PZ) e località limitrofe.
Quest’ultima struttura è risultata rivestire i caratteri di una vera e propria “associazione armata” (data la sussistenza della circostanza aggravante ad effetto speciale ex art. 74, co. IV, D.P.R. n. 309/90) dedita al narcotraffico, la cui disponibilità di armi era finalizzata al perseguimento degli scopi associativi.
Il monitoraggio dei soggetti inseriti nell’organigramma del sodalizio ha consentito di delinearne i ruoli e i compiti di ognuno con al vertice il BARBETTA e il GAUDIOSI quest’ultimo anche gestore della “cassa comune” del gruppo, che dirigevano e coordinavano le attività dei compartecipi tra i quali emergevano anche figure come i alla “bonifica” periodica di veicoli o appartamenti per la ricerca e disattivazione di eventuali microspie o ancora altri dediti alla custodia delle armi e delle munizioni, oltre alla vendita al dettaglio dello stupefacente.
Durante le indagini, durate circa due anni, consistite principalmente in attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che installazione di apparecchiature di videoripresa ed analisi delle relative immagini, servizi di osservazione e pedinamento, nonché controlli e perquisizioni, sono stati 7 arresti in flagranza di reato che hanno permesso di sequestrare 1,5 kg circa di sostanza stupefacente (cocaina, hashish e marijuana) e una pistola calibro 6.35, con matricola abrasa, e relativo caricatore con 6 cartucce.
Dall’analisi dei traffici monitorati e documentati nel COfSO dell’attività investigativa è emerso che entrambi i gruppi criminali acquistavano ogni mese, complessivamente, dai 4 ai 5 chilogrammi di stupefacente, garantendosi un introito annuo di 500/600 mila euro circa.
La misura è stata eseguita da 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, che si è avvalso del supporto di personale delle Compagnie Carabinieri di Cerignola (FG) e Modugno (BA), di un velivolo del 7 0 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano — Faiano (SA) e di varie unità antidroga e ricerca di armi — esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito (PZ).