Cefola (Uil Trasporti Basilicata): “A rischio la tenuta di alcuni settori, ritardi erogazioni cig, situazione non più sostenibile”. Di seguito la nota integrale.
“Per la ripartenza del Paese è necessario qualificare meglio la concorrenza nel mercato regolamentando il sistema, attraverso la valorizzazione del lavoro, della contrattazione collettiva e della sicurezza sui posti di lavoro”. Così il Segretario generale della Uiltrasporti Basilicata, Antonio Cefola, che prosegue:
“Lanciamo un ‘grido d’allarme’ viste le gravissime condizioni in cui vertono, in modo particolare, i lavoratori di alcuni settori dei trasporti come il trasporto pubblico locale, la logistica, il trasporto merci e gli appalti ferroviari, igiene ambientale e Multiservi, settori che hanno tenuto in piedi una intera nazione durante il lockdown e a cui deve essere data massima attenzione sui futuri investimenti”
Le Segreterie Nazionali FILT-FIT-UILTRASPORTI hanno rappresentato al Garante degli scioperi e per conoscenza anche all’Inps e alle ministre del lavoro Nunzia Catalfo e dei trasporti Paola De Micheli aggiungendo che “si sta mettendo seriamente a rischio la tenuta di questi settori e difficilmente potrà ancora a lungo essere garantita la prestazione lavorativa in assenza almeno di una qualche forma di sostegno al reddito e senza una concreta riduzione dei tempi di attesa per percepirla”.
“I ritardi accumulati nell’erogare le dovute indennità economiche, unite ai ritardi nell’erogazione delle casse integrazioni cui si è fatto ricorso nella fase di lockdown, stanno producendo una situazione sociale non più sostenibile e stanno alimentando in modo costante l’allarme e la tensione tra i lavoratori, anche alla luce degli sforzi richiesti per assicurare comunque la continuità del servizio indispensabile”.
“Un deciso intervento della Commissione di garanzia, che ha tra gli altri anche il potere di intervenire su comportamenti illegittimi che potrebbero determinare l’insorgenza del conflitto o l’aggravamento dei conflitti in corso – sottolineano i sindacati – non è più rinviabile. In mancanza di un deciso intervento risolutorio saremo tenuti a rappresentare e canalizzare tali criticità in ogni forma lecita e estesa di protesta prima che queste sfocino in forme diffuse e non più controllabili di astensioni spontanee”.