Il segretario FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) della provincia di Matera Michele Campanaro contesta le dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla sanità di Basilicata Rocco Leone, ritenute “fortemente critiche ed offensive nei confronti dell’intera classe dei medici di famiglia lucani, prima accusati di aver ceduto le armi senza combattere e poi di essere stati in pochi a lavorare durante l’emergenza coronavirus”.
Di seguito la nota integrale.
Caro Assessore Leone,
prima “i medici di base hanno ceduto le armi senza combattere”, dichiarazione poi smentita (in parte), infine “vede pochi eroi tra tra i medici di base”, insomma più che assessore alla sanità sembra che la sua aspirazione sia quella di impersonare il generale George Armstrong Custer, di cui conosciamo il triste epilogo nella battaglia di Little Bighorn, suo e purtroppo anche quello dei suoi circa 600 uomini, guarda caso più o meno lo stesso numero dei Suoi medici territoriali. Forse ha ragione Lei, non siamo stati degli Eroi perché nel massimo periodo emergenziale non abbiamo fatto nulla di diverso dal solito: abbiamo aperto normalmente e regolarmente i nostri studi, abbiamo visitato normalmente i nostri pazienti con qualche precauzione in più, siamo normalmente andati ai loro domicili, siamo stati reperibili telefonicamente come normalmente facciamo, addirittura qualcuno avrà sicuramente anche suturato qualche ferita, messo o tolto qualche catetere ….insomma abbiamo normalmente continuato a fare i Medici…normali.. ma credo che fare il proprio dovere val meglio dell’eroismo, forse perché Eroe è chi fa il suo dovere ogni giorno, o citando Pirandello “È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev’esser sempre.”
Per cui caro assessore, lasciamo a Lei il ruolo di Eroe anche perché non possiamo essere tutti eroi perché qualcuno deve pur applaudire mentre loro passano, ma soprattutto non abbiamo bisogno di Eroi che sacrifichino la loro vita perché per qualcuno”la vita sarà stupida, ma non abbastanza per preferirle una morte eroica”.