I sindaci di 12 Comuni lucani e il presidente della Provincia di Matera a seguito dell’emergenza Coronavirus hanno inviato una lettera all’assessore regionale Cupparo per chiedere la deroga necessaria per mantenere la figura del dirigente scolastico nelle scuole interessate. Di seguito la nota integrale..
Oggetto – Dimensionamento scolastico al tempo del Covid – 19
La scuola sta vivendo, come tutto il nostro Paese, un momento di particolare difficoltà; l’emergenza del Covid-19 ci impone di trovare nuovi modelli di rapporti sociali, lavorativi e anche scolastici.
L’emergenza epidemiologica generata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 ha modificato le regole di convivenza civile e ha portato in evidenza tra i diritti civili, la rilevanza del diritto alla salute, da sempre considerato prioritario per il bene dei cittadini, tale da porre in subordine quello all’istruzione.
In ogni caso strategie e indicatori proposti dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile comportano la necessità di rimodulare alcuni aspetti relativi all’organizzazione scolastica che richiedono apposite modifiche in capo all’amministrazione scolastica centrale (es. ridefinizione monte ore delle discipline scolastiche, implementazione fondi per il miglioramento dell’offerta formativa, regolamento refezione scolastica, etc.) a quella degli enti locali (spazi e servizi), a quella delle scuole autonome per la gestione organizzativa e didattica.
In questo mutato scenario, il ruolo del Dirigente Scolastico diviene fondamentale per promuovere e favorire la massima creatività organizzativo-didattico-pedagogica per scelte innovative che si possono alimentare con i suggerimenti e la partecipazione di tutte le componenti della comunità professionale ed educativa.
Tutti dovranno essere coinvolti in questo processo di rinnovamento, comprese le strutture periferiche degli enti locali e delle associazioni che svolgono sostegno educativo extrascolastico nel territorio, specie in zone particolarmente a rischio, dove la collaborazione di tutta la comunità risulta determinante.
Ciò sarà particolarmente necessario con la ripresa nel prossimo anno scolastico, se si dovranno garantire condizioni di sicurezza che dovranno ridurre il numero di alunni presenti contemporaneamente negli edifici scolastici.
Se si guarda dal punto di vista della Dirigenza, occorre definire quali sono le “funzioni da presidiare”: quella amministrativo-gestionale, quella dei rapporti con il territorio o quella educativo-didattica. Non si può escludere nessuna, ma allora la dimensione dell’Istituto va riferita alle concrete possibilità di presidiarle tutte.
In sostanza la questione del dimensionamento in questa particolare congiuntura di emergenza e straordinarietà, non solova sottratta alle esigenze di carattere economico (la spesa per le Dirigenze e le Segreterie) pur importante, ma va inserita in un discorso più complesso e delicato da collegare ad un progetto speciale e a tempo.
Sarà un ritorno auspicato ma non facile. E sarà condizionato dai livelli di sicurezza previsti per quei mesi dalla scienza epidemiologica.
Pre-condizione di qualsiasi attività sono gli standard essenziali di garanzie da prevedere per tutti gli operatori (tamponi, mascherine se necessarie, spazi e tempi ecc..).
Si rende quindi necessaria una forte presenza territoriale di forme nuove di governance tra scuola, ente locale, servizi del territorio.
In ogni istituto scolastico deve essere sempre garantita la presenza di un Dirigente Scolastico in grado di presidiare quotidianamente le attività che vi si svolgono a garanzia della salute e della sicurezza della popolazione scolastica.
D’altronde, tra i suoi compiti, spetterà al dirigente scolastico fornire indicazioni alle operazioni di entrata e di uscita degli alunni facendo sì che tra i banchi venga rispettata la distanza di sicurezza, in pari termini come l’accesso ai servizi igienici dell’istituto scolastico con le dovute attenzioni anche per gli studenti diversamente abili.
In questa prospettiva appare improponibile gestire questa eccessiva complessità determinatasi anche dall’attuale emergenza, ricorrendo all’istituto della Reggenza per le scuole cosiddette “sottodimensionate”. In questa fase, infatti, il DS reggente difficilmente potrebbe assolvere pienamente ai suoi compiti gestionali ed organizzativi, né nella sua scuola di titolarità, né tantomeno nella scuola affidatagli in reggenza!
Anche questa è una novità significativa. Lasciare la scuola senza una dirigenza stabilee continua,sarebbe un vulnus che pagherebbero soprattutto i bambini e le loro famiglie.
Visto la nota MIUR – UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA BASILICATA
ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA BASILICATA SOTTODIMENSIONATE NELL’A.S. 2020/2021 (art.19, comma 5 e 5-bis, legge 111/2011)
Considerato, inoltre, che il nuovo piano di dimensionamento, 2021-2024, sarà approvato entro il corrente anno.
Si chiede di applicare la deroga al mantenimento dell’Istituzione scolastica come per l’anno scolastico 2019/2020 e non applicare il sottodimensionamento per i seguenti istituti che per l’anno scolastico 2020/2021 andranno in reggenza.
Unitamente alla richiesta si chiede un incontro con la S.V.
Per i motivi sopraesposti:
Il Presidente della Provincia di Matera: PIERO MARRESE
Il Sindaco del Comune di Bella: LEONARDO SABATO
Il Sindaco del Comune di Satriano: UMBERTO VITA
Il Sindaco del Comune di Barile: ANTONIO MURANO
Il Sindaco del Comune di Brienza: ANTONIO GIANCRISTIANO
Il Sindaco di Corleto Perticara: ANTONIO MASSARI
Il Sindaco di Latronico: FAUSTO DE MARIA
Il Sindaco di Lavello SABINO ALTOBELLO
Il Sindaco di Viggianello: ANTONIO RIZZO
Il Sindaco di Irsina: NICOLA MASSIMO MOREA
Il Sindaco di Policoro: ENRICO MASCIA
Il Sindaco di Tricarico: VINCENZO CARBONE
Il Sindaco di Tursi: SALVATORE COSMA
COORDINATORE: VITO LEONE – Presidente Consiglio Comunale di Bella