Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp e 3 voti contrari di Pd e Iv) il rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab).
Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2018, presenta un avanzo di Euro 3.234.791,93.
Nel 2018 l’attività dell’Agenzia, con una spesa di oltre 27 milioni di euro, ha riguardato essenzialmente l’orientamento della scuola secondaria di primo e secondo grado, la promozione di misure di politiche attive presso uffici giudiziari, l’innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta, attività con strutture carcerarie della regione, con 580 tirocini rivolti a minori, tirocini di inclusioni del P.O. Val d’agri – inclusione di persone con disabilità, reddito minimo di inserimento che coinvolge 2690 beneficiari e, poi, tirocini di formazione con 10 mila percorsi di cui 700 ancora in corso. Con il rafforzamento dei centri per l’impiego da parte del Governo nazionale l’Arlab ha presentato alla Regione Basilicata un piano di assunzione biennale che dovrebbe portare a regime a tempo indeterminato circa 140 unità lavorative in due anni.
L’agenzia, nata a maggio 2016 rilevando l’attività e il personale delle due agenzie provinciali Ageforma e Apofil, oggi conta 88 dipendenti che provengono da queste due Agenzie e altri 90 dipendenti dei centri per l’impiego e 21 uffici periferici compreso quello di Potenza. A fronte di entrate certe e ricorrenti che conferisce la Regione per 2,5 milioni di euro, l’Arlab ha spese accertate e fisse per il suo diretto personale per oltre 5 milioni di euro, parte di questo costo viene caricato sulle attività di formazione professionale che il dipartimento Lavoro annualmente assegna. Diversi i progetti formativi e di inclusione sociale e tra questi “Vale la pena lavorare” e “IncLusione”, i tirocini di inserimento sociale (Tis) e quelli extracurriculari (Tec) per azioni di orientamento individualizzate e di bilancio di competenze, nonché azioni di orientamento rivolte alla definizione del progetto professionale individuale e al Piano di azione per i beneficiari del programma C.O.P.E.S. e ai lavoratori fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga.
Sono intervenuti nel dibattito oltre al presidente della seconda Commissione consiliare Luca Braia (Iv), i consiglieri Roberto Cifarelli (Pd), Tommaso Coviello (Lega).
Rendiconto finanziario Arlab, consigliere regionale Braia spiega il suo voto contrario
Il capogruppo di Italia Viva: “Voglio sottolineare politicamente la precarietà nella quale l’Agenzia è costretta ad operare non avendo una governance legittimata a fare i fondamentali atti di programmazione”.
“Il ritardo accumulato da ottobre ad oggi, ben otto mesi, per la nomina del nuovo Direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento della Basilicata (Arlab), nonostante l’istruttoria completata è inaccettabile. Pur in presenza di diverse candidature, la Giunta regionale, non si sa per quale motivo, non va avanti, lasciando incompiuto l’iter dell’avviso pubblico che risale al mese di ottobre”. Così il consigliere del gruppo Italia Viva, Luca Braia, a margine dell’approvazione in Consiglio regionale del rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab).“Ribadisco – preciso Braia – che il mio voto contrario sul provvedimentovuole sottolineare politicamente la precarietà nella quale l’Agenzia è costretta ad operare non avendo una governance legittimata a fare i fondamentali atti di programmazione. Un Ente strategico per leimportanti attività messe in atto, che impattano su oltre 7 mila famiglie lucane, e che ancora non ha un Direttore generale che possa operare in maniera completa, mettendo in campo i necessari atti di pianificazione”.
“Su questa incomprensibile stasi – afferma il consigliere – in qualità di Presidente della seconda Commissione consiliare – ho scritto una lettera al presidente della Regione, Vito Bardi, chiedendo come mai non si sia provveduto alla nomina, ma al momento nessuna risposta è giunta”.
“Questione decisamente anomala – conclude Braia – sulla quale anche l’avvocatura regionale, interpellata dalla seconda Commissione, ha espresso raccomandazioni affinché si giunga quanto prima ad una soluzione della questione”.