Sono trascorsi 20 anni dalla scomparsa del grande attore italiano Vittorio Gassmann. Di seguito il ricordo a cura di Rosanna Travascia: “Un talento magistrale”.
Vittorio Gassmann (due N per l’origine ebraica, come precisa il figlio Alessandro), detto “il Mattatore” del cinema italiano, (dall’omonimo spettacolo televisivo da lui condotto) moriva il 29 giugno 2000: istrione e timido, ha segnato la storia del nostro grande schermo, alternandosi tra teatro e set. Il segno che ha inciso nel teatro e nel cinema italiano è tuttora vivo nel ricordo e nella cultura del nostro Paese. Spinto in scena dalla madre, iniziò come attore giovane di palcoscenico avviato presto, dopo il rodaggio nella commedia, alle auliche parole della tragedia greca, ai drammi freudiani di Tennessee Williams e ai difficili versi di Alfieri, oltre ai grandi titoli di William Shakespeare che consolidarono la sua fama. Atletico e virile, è stato l’interprete più versatile, magnetico e poliedrico del nostro cinema, capace di passare dalle commedie italiane di Mario Monicelli (La Grande Guerra, 1959) e Dino Risi (In nome del popolo italiano, 1971) a Hollywood, grazie alla sua mirabile, dolente e sincera dualità personale e professionale: una versatilità declinata anche nel privato, fatto di tanti amori e una piccola nidiata di figli. La forza della sua recitazione, frutto di impegno e di studio tenaci, si è unita a una singolare ecletticità: ne sono dimostrazione i numerosi e intramontabili personaggi, drammatici o comici, a cui ha dato volto e voce in scena, senza tralasciare indimenticabili caroselli e scorribande in programmi tv. Dunque, un vero trasformista di razza e uno dei pochi interpreti nostrani da esportazione accolto a Hollywood come “il Marlon Brando italiano”. Sulla sua lapide, l’epitaffio “Non fu mai impallato”, in gergo cinematografico, significa che nessuno mai gli tolse la luce di scena. In questo periodo, certamente non facile per l’intero universo dello spettacolo, il ricordo di una personalità così trainante come Gassmann, volto-simbolo del filone della commedia all’italiana, possa tradursi in una nuova e vivace stagione di crescita per il nostro Paese: riparte, con “Il Sorpasso”, “L’Armata Brancaleone”, l’esilarante parodia di iconici racconti d’avventura, come in “Profumo di Donna”!