I Consiglieri comunali di Potenza Pierluigi Smaldone, Angela Blasi, Angela Fuggetta, Bianca Andretta, Roberto Falotico, Francesco Flore, Rocco Pergola e Vincenzo Telesca commentano la delibera di giunta “Conferimento di incarico di esperto, a titolo gratuito, per la valorizzazione e promozione delle attività ediniziative nel settore della Cultura e del Marketing Territoriale”. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo con curiosità ed interesse,da una delibera di giunta, il fatto che l’ amministrazione comunale abbia deciso di nominare un esperto “per la valorizzazione e promozione delle attività ed iniziative nel settore della Cultura e del Marketing territoriale.” Tale incarico, di così grande rilevanza, è stato affidato al dott. Gianpiero Perri, al quale vogliamo rivolgere i nostri più sinceri auguri di buon lavoro. Fatta questa doverosa premessa, a beneficio di un criterio di correttezza e trasparenza che abbiamo il dovere di mantenere nei confronti di tutti i cittadini,non possiamo non rilevare alcuni evidentissimi elementi di criticità che caratterizzano la “forma” di questa delibera. All’ interno di questo documento si parla di “valorizzazione del patrimonio culturale e naturale al fine di supportare l’ industria del turismo.”In primo luogo, avremmo auspicato un maggiore coinvolgimento del consiglio comunale (si poteva aprire almeno una discussione) dal momento che il patrimonio artistico e culturale della città di Potenza dovrebbe essere inteso come patrimonio di tutta la città e non di una parte politica specifica.
In secondo luogo, riteniamo abbastanza grottesco instaurare un rapporto professionale così prestigioso e rilevante, che presenta evidenti aspetti di responsabilità importanti nei confronti di tutta la città, a titolo gratuito. Qual è il messaggio che vuole mandare l’ amministrazione alla Città? Chi ha competenze professionali in materia di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale deve esercitare la sua professione a titolo gratuito? Noi non condividiamo questa idea, al netto della narrazione mediatica populista che così tanto sembra pagare in termini elettorali in questa fase storica.
L’ aspetto che ci convince meno di questa delibera, infine, è la conferma di un modus operandi che caratterizza quest’ amministrazione fin dal suo insediamento: i contratti ad affidamento diretto. Ancora una volta si perde un’occasione per rimettere in circolo le energie positive della città. A Potenza, tante sono le figure professionali che avrebbero potuto confrontarsi attraverso idee e proposte che potevano magari essere regolamentate da un bando pubblico e da chiari requisiti d’ accesso. Esperti e professionisti del settore che avrebbero potuto acquisire nuova esperienza e punteggio, anche nell’ottica di futuri concorsi o bandi pubblici. Al contrario, si decide di precludere arbitrariamente anche questa possibilità. Peccato, soprattutto perché, in questa fase di ripartenza dopo gli esiti maggiormente nefasti della pandemia, sarebbe stato opportuno mostrare un minimo di apertura e di innovazione in vista di una bella stagione che sarà decisiva per la ripresa del settore turistico lucano e del capoluogo di regione. Siamo costretti ad esprimere il nostro rammarico per l’ ennesima occasione persa.