Il Rapporto della Banca d’Italia sull’economia lucana presentato ieri conferma la “tenuta” del comparto agricolo – in base ai dati dell’Istat, il valore aggiunto del settore agricolo è rimasto sostanzialmente stabile nel 2019 (0,3 per cento a prezzi costanti), a fronte della crescita registrata nell’anno precedente – rispetto agli altri comparti produttivi ma anche che gli effetti della pandemia sono tuttora pesanti e tra l’altro riguardano la difficoltà di liquidità delle aziende. E’ quanto afferma la Giunta della Cia-Agricoltori della Basilicata secondo cui bisogna dare seguito alle conclusioni del recente Tavolo Verde in Regione nel quale sono stati presentati due interventi che potrebbero rappresentare una prima risposta alle esigenze di liquidità del mondo agricolo. Si tratta di una nuova misura del PSR che consentirà di concedere delle sovvenzioni a fondo perduto agli esercizi di agriturismo, grazie a una rimodulazione dei fondi europei non ancora impegnati attraverso bandi (il contributo erogabile è stato fissato dall’Unione Europea fino a un massimo di 7 mila euro). Un altro intervento riguarderà le aziende agricole che hanno maggiormente subito danni dal Covid di cui non state ancora definite le modalità. Su quest’ultima misura la Cia-Agricoltori Basilicata per rilanciare attività e produzione ritiene necessario istituire un fondo unico di sostegno e garanzia con Ismea l’obiettivo prioritario e quello x garantire liquidità e ripresa degli investimenti. Quanto alle modalità di funzionamento dovrebbe essere simile alla cambiale agraria fino a 30.000 € senza interessi da restituire in 7 anni con 2 anni di preammortamento. Inoltre la Cia propone l’anticipazione del 70% dei premi a superfice compreso il pregresso: in questo modo si stima una liquidità per oltre 100 milioni di €.
Nella nostra regione in attesa di poter contare su un piano straordinario di sostegno e rilancio del settore agricolo, oltre alle misure di liquidità, segnaliamo con maggiore forza la inderogabile opzione da parte della Regione Basilicata di attivare urgentemente ogni utile soluzione che favorisca un percorso semplificato l’erogazione delle risorse del Fondo dello sviluppo agricolo e rurale 2020 e annualità precedenti.
Si tratta di favorire per la parte che riguarda la Regione Basilicata il lavoro in parte già definito in sede U.E. dal MIPAF, oltre a quanto diramato da AGEA che ha fornite le disposizioni operative per le anticipazioni nella misura del 70% delle domande uniche. Come CIA proponiamo al Dipartimento di adottare, la stessa metodologia e con una semplice domanda erogare anticipazione degli importi relativi alle domande a superficie correnti e pregressi in capo alla Regione, facendo un gioco di squadra con UECA, i Comuni e gli Enti Parco, per titoli di conduzione soprattutto per le fide pascolo; tale ulteriore operazione è in grado di produrre tra domande 2020 e domande pregresse non saldate altri 65 milioni di euro.
Nel nostro progetto “Il Paese che vogliamo-la Basilicata che vogliamo” – che sarà rilanciato nei prossimi giorni in webwiner che intendo rimettere al centro della economia e della società agricoltura e agroalimentare in chiave ecosostenibile innovativae con un evento-webinar regionale, il credito – ribadisce la Cia – assume sempre più un ruolo strategico tanto più che il Rapporto Banca Italia conferma la profonda inadeguatezza rispetto alla domanda delle imprese lucane.