Ex Fonte Itala, Flai Cgil: “Lavoratori senza retribuzione per un cavillo burocratico. Azienda in attesa del trasferimento delle concessioni da parte della Regione. Subito una soluzione o sarà mobilitazione”. Di seguito la nota integrale.
Sono ancora senza alcun tipo di retribuzione i sei lavoratori della ex Fonte Itala. Dopo la dichiarazione di fallimento a febbraio 2018 e il successivo bando da parte del giudice fallimentare per l’acquisizione del plesso, vinto dall’azienda campana Givad, sembrava che per i lavoratori si aprisse una nuova fase.
A oggi, invece, i lavoratori sono ancora senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. Per partire con la produzione ed eventualmente far ricorso agli ammortizzatori sociali, infatti, l’azienda necessita del trasferimento delle concessioni ancora in giacenza al dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, per la precisione sul tavolo del direttore generale con delega all’ufficio geologico. L’istruttoria, completata e consegnata il 20 maggio scorso, attende solo la firma necessaria.
“Un cavillo burocratico, dunque – afferma il segretario generale Flai Cgil Basilicata, Vincenzo Esposito – dal quale dipende la vita di questi lavoratori che intanto sono in aspettativa non retribuita. Due settimane fa gli ex dipendenti di Fonte Itala hanno protestato con un sit-in davanti alla sede della Regione Basilicata, in seguito al quale sono stati ricevuti dall’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo che si era impegnato a convocare le parti in tempi brevi. A oggi, tuttavia, non è giunta alcuna convocazione.
Per questi motivi – continua Esposito – chiediamo al dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata a procedere con urgenza alla firma per il trasferimento delle concessioni e all’assessore Cupparo di dare seguito agli impegni assunti. In assenza di risposte i lavoratori e il sindacato riprenderanno le azioni di protesta”.