I sindacati dei Vigili del fuoco di Basilicata, Cgil, Cisl, Federdistat e Confsal nell’esprimere pubblicamente, al nuovo reggente del Comando di Matera, un augurio di buon lavoro, confidando in una proficua e fattiva permanenza presso la regione Basilicata, auspicano che vengano rivisti, in tempi rapidi, alcuni provvedimenti e comportamenti che ridiano dignità ai vigili del fuoco e riconoscano l’impegno quotidiano profuso dagli operatori, a partire dall’assetto AIB, fino all’organizzazione degli uffici, per poi passare alla gestione del personale volontario, situazioni spesso alterate da disposizioni, in molti casi, discutibili, inopportune e illegittime.
Malgrado i proclami, poco è stato fatto per aumentare l’organico della struttura operativa e amministrativa del Comando dei Vigili del fuoco di Matera. Nulla è stato realizzato per dotare la collina materana di un presidio di prossimità, per tutelare al meglio l’incolumità dei cittadini.
A fronte di una serie di convegni, tavole rotonde, dibattiti e discussioni sul rischio incendi, idrogeologico e sui vari metodi prestazionali, a volte molto virtuali e poco reali, si resta sempre al punto di partenza.
Ci si trova, oggi più che mai, a dover fare i conti con un organico sempre più ridotto e carente, nonostante l’aumento esponenziale dell’attività turistica presso la città di Matera e il suo articolato e aggrovigliato centro storico, a seguito dell’anno svolto con il ruolo di Capitale europea della cultura, diventando una delle mete turistiche mondiali più visitate.
Le varie situazioni emergenziali che nei mesi scorsi hanno caratterizzato il territorio materano, dai sempre più frequenti nubifragi, ai dissesti idrogeologici come frane e smottamenti, hanno visto, il personale del Comando, effettuare un’attività di soccorso sostitutiva rispetto agli enti locali, piuttosto che sussidiaria, con grave pregiudizio per l’incolumità dei cittadini che durante i nubifragi o le copiose nevicate, hanno dovuto attendere ore prima di essere soccorsi a causa della scarsa attività dei COC (centro operativo comunale), in molti casi non attivati, disattendendo gravemente il Dlgs n. 1 del 2018.
La Basilicata, Matera e la sua provincia meritano di più!
Evidente risultato di una miserrimo atteggiamento di poca attenzione verso l’attività svolta dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, per il contrasto agli incendi boschivi, sono i 550 mila euro (su una spesa totale di oltre 3 milioni di euro) per il 2020 (a fronte degli oltre 900 mila euro stanziati nel 2017 effettuando 1800 interventi di soccorso antincendio) che la Regione Basilicata ha destinato ai Vigili del fuoco lucani, che comparati con gli oltre 2 milioni della Regione Puglia per il 2020, con una superficie boscata metà di quella lucana, appaiono quanto meno frutto di scellerate scelte.
Nonostante la grande attenzione che la città di Matera ha suscitato per il suo ruolo turistico e culturale, poca è stata l’attenzione verso il potenziamento del dispositivo di soccorso e la difesa civile. Seppur vi è stata la decretazione da parte del Presidente della Regione Basilicata, del periodo di grave pericolosità di incendi boschivi, a partire dal 1 luglio 2020, nel territorio regionale, in data 2 luglio le uniche squadre che hanno continuato ad operare, giorno e notte, sono quelle appartenenti ai Vigili del fuoco, mentre gli oltre 2,5 milioni di euro stanziati per il personale stagionale e volontario, ancora inattivo, sembrano contrastare col buon senso e con l’azione di efficacia ed efficienza a cui la PA deve tendere.
Auspichiamo un intervento immediato del Prefetto per ripristinare un contesto di leale e proficua azione e collaborazione tra enti, e una eventuale attività di verifica della Corte dei Conti per meglio approfondire la legittimità e corrispondenza di importi e impegni di spesa delle convenzioni regionali e provinciali.