Il dato dell’Enit – 4 su 10 camere delle strutture ricettive risultano prenotate dai turisti italiani e stranieri –insieme a quello dei flussi di mobilità interna che al di là della tendenza secondo cui i lucani si divideranno tra Puglia e Calabria non registra significative preferenze di turisti dalle altre regioni verso la Basilicata, sollecitano un nuovo sforzo di promo-commercializzazione per la vacanza lucana. Lo sostiene il Consorzio Turistico Maratea sottolineando che gli operatori, come testimoniano le iniziative della scorsa settimana, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, stanno facendo la loro parte ma, evidentemente, non basta. La campagna dell’Apt partita nei giorni scorsi su Raitre, in un orario decisamente “strategico” (prima dei Tg regionali delle ore 14) con lo slogan Basilicata en plein air-Basilicata dai mille colori qualche risultato lo sta producendo con un numero maggiore di telefonate agli alberghi che però in pochi casi si trasformano in prenotazione.
E’ l’andamento dei flussi di mobilità interna così come monitorato che non soddisfa gli operatori del Consorzio. Un fattore di interesse sulla dinamica dei flussi interni è quello dell’individuazione dei canali origine/destinazione tra regioni, utile per la pianificazione infrastrutturale oltre che per la definizione di strategie di marketing. Analizzando la matrice della mobilità del turismo domestico per questa estate 2020 l’Enit rileva dunque come: – dal Piemonte i vacanzieri si sposteranno verso le località della Liguria, dello stesso Piemonte e della Toscana; – dalla Valle d’Aosta i movimenti saranno verso la Toscana e la Puglia; – dalla Lombardia il turismo interno alla regione è alla pari con gli spostamenti verso la Toscana, seguono Emilia Romagna e Sicilia; – dal Trentino Alto Adige si muoveranno verso Toscana, Sardegna e Puglia; – i turisti dal Veneto sono tra quelli che più di altri resteranno all’interno della regione, e solo dopo verso il Trentino Alto Adige e la Toscana; dal Friuli Venezia Giulia andranno in Trentino Alto Adige, Umbria e verso altre destinazioni friulane al pari merito con quelle siciliane; – i vacanzieri dalla Liguria resteranno in regione, andranno in Valle d’Aosta o in Campania; – dall’Emilia Romagna i vacanzieri faranno soggiorni in regione, in Trentino Alto Adige e in Puglia; – i Toscani resteranno pe lo più in Toscana, le alternative in Emilia Romagna e Puglia; – per i residenti in Umbria vacanze nelle Marche, in Trentino Alto Adige e in Toscana; – per i turisti dalle Marche destinazione Puglia ma anche Marche stesse e Sardegna; – per chi viene dal Lazio, saranno mete interne, poi quelle in Sardegna, Puglia e Sicilia; – per gli Abruzzesi, le località in Puglia Abruzzo e Toscana; – dal Molise, destinazioni regionali, poi Abruzzo e Puglia; – dalla Campania, località interne e Puglia; – per i Pugliesi, tanta Puglia, ma anche Umbria, Calabria e Sicilia; – i lucani si divideranno tra Puglia e Calabria; – i calabresi resteranno in Calabria, o andranno in Sicilia e Puglia; – oltre la metà dei siciliani resterà in Sicilia, in alternativa Lazio, Calabria e Campania – infine, dalla Sardegna saranno vacanze in regione, seguono Toscana, Piemonte, Valle d’Aosta e Sicilia.
Pertanto il Consorzio è sempre più impegnato ad intercettare il turismo di prossimità e a recuperare target di clientela del centro-nord fidelizzata o comunque che ha già scelto Maratea nelle scorse stagioni estive.A Maratea si continua a ritenere “alla portata” l’obiettivo di avvicinarsi alle 80 mila tra presenze ed arrivi di luglio 2019 e al tutto esaurito di agosto (quota 120 mila arrivi), da sempre il mese più importante. Mancheranno gli stranieri, ma la più concreta possibilità è di rimpiazzarli con gli italiani e non solo i residenti delle regioni più vicine.
Lug 05