Partirà questa mattina, lunedì 6 luglio, alla volta del campo profughi di Corinto, in Grecia, la missione lucana in favore delle popolazioni sfollate provenienti principalmente da Siria e Turchia, vittime dei conflitti che da anni insanguinano lo scenario mediorientale. Le operazioni saranno coordinate dall’associazione italo-greca, ufficialmente accreditata, “La luna di Vasilika”, stabilmente insediata da più di quattro anni nel campo profughi di Corinto e di altri centri in Grecia a gestione ministeriale da parte delle autorità elleniche: obiettivi della missione, rimandata a causa dell’emergenza da coronavirus e che avrà la durata complessiva di dieci giorni, saranno la consegna agli ospiti della struttura del materiale di sostegno e primo soccorso raccolto in Italia e segnatamente in Basilicata nei mesi scorsi ed il consolidamento della strutturazione istituzionale per facilitare la collaborazione nel prossimo futuro, contestualmente ad una «attenta valutazione delle reali necessità dei profughi all’interno del campo per capire di cosa essi abbiano effettivamente bisogno», ha dichiarato il capo spedizione Egidio Lacanna di Viggiano. “Aiutaci ad aiutare”, questo lo slogan dell’iniziativa, finalizzata prioritariamente alla raccolta di generi alimentari come il latte in polvere per i tanti bambini ospiti nel campo e di materiali sanitari di prima necessità quali garze, bende, cerotti, shampoo, disinfettanti, coperte, sovente utilizzate anche a mo’ di vestiti, pannolini e passeggini. «In collaborazione con il gruppo lucano della protezione civile e con la Ong Promo Eso, ci occupiamo da oltre cinque anni dell’aiuto alle popolazioni bisognose che ce lo richiedano: non abbiamo mai avuto problemi con le istituzioni elleniche, abbiamo lavorato molto anche in Siria, con nostri volontari che più volte hanno raggiunto il confine turco-siriano, e dal terremoto del 2015 siamo operativi persino in Nepal e dovunque ci sia bisogno», ha precisato Lacanna, direttore operativo del settore cooperazione internazionale, sottolineando che quella in questione è già «la seconda raccolta di materiale destinato ed inviato in Grecia, prima a Salonicco, ora a Corinto dopo che l’emergenza profughi si è sostanzialmente spostata nella grande periferia di Atene» . Accompagnato da una sua collega, un’altra cittadina lucana originaria di Avigliano, alla guida di un camper-furgone con una capacità di stoccaggio ed una portata massima di 18 quintali, il capo missione raggiungerà il centro di Corinto allo scopo di «verificare effettivamente quali siano le condizioni dei tanti profughi che lì vengono concentrati, in fuga dalla guerra nei loro Paesi di provenienza e con il desiderio di arrivare in Europa per trovare la pace, una casa, la possibilità di una vita migliore e dignitosa». La coordinatrice del centro di raccolta di Lagonegro che ha raggiunto numeri record, Roberta Caramia, ha inteso ringraziare personalmente «chi tanto si è speso in questa pratica spontanea di solidarietà rassicurando i tanti donatori sulla effettiva consegna del materiale ricevuto alle persone che ne hanno effettivamente bisogno e cui è destinato».