Nell’ambito delle attività di attuazione del programma regionale Ingreenpaf, finanziato dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, l’Ente Parco della Murgia Materana ha scelto una modalità di cattura non cruenta dei cinghiali e ha attivato tutte le procedure per addivenire alla cattura massiva di animali vivi con l’ausilio di Chiusini fatti realizzare in seguito ad apposita progettazione interna.
Il progetto è stato illustrato questa mattina nella sede operativa del Parco dei Monaci dal presidente dell’Ente Parco, Michele Lamacchia, all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa. Presente, tra gli altri, il consigliere regionale Giovanni Vizziello.
“Sono stati realizzati undici chiusini – ha spiegato Lamacchia – che in accordo con l’Associazione dei proprietari si è provveduto a posizionare presso le aziende agricole presenti nel territorio.
La giornata odierna, 7 luglio 2020, rappresenta al contempo sia la fine di tutte le procedure autorizzative e organizzative e sia l’inizio delle attività di cattura.
A partire da oggi, infatti, gli addetti dell’Ente Parco provvederanno, di sera, ad innescare e armare i chiusini distribuendo internamente granaglie di vario genere, in particolare mais particolarmente gradito dagli ungulati, ed effettueranno il controllo sulle catture nella prima mattinata dei giorni successivi provvedendo a comunicare al Centro operativo insediato a Parco dei Monaci il numero e la tipologia degli animai catturati. La ditta responsabile del trasferimento degli animali catturati provvederà al trasferimento degli stessi presso strutture di macellazione o aziende agricole faunistico venatorie”.
“La Regione – ha dichiarato l’assessore Gianni Rosa – ha finanziato per ogni Parco 100 mila euro per l’installazione di chiusini destinati alla cattura dei cinghiali. Oggi siamo a Matera dove l’Ente Parco ha già provveduto all’installazione e attivazione delle gabbie per la cattura non cruenta degli animali, per lanciare questo messaggio ai lucani: prevenzione, cattura dei cinghiali e, speriamo, minori danni all’agricoltura. Si tratta di un atto concreto perché parliamo di tutti i 5 i Parchi della regione Basilicata, del 40 per cento del territorio, di una attività di prevenzione che, evidentemente non è risolutiva del problema e va abbinata ad altre attività, però si comincia a fare qualcosa di concreto contro questo problema che è diventato oramai dilagante”.
Il consigliere regionale Giovanni Vizziello ha così commentato: “Ho presentato una mozione al riguardo, per il contenimento della diffusione dei cinghiali. Attraverso fondi comunitari stiamo finanziando i vari Parchi in modo tale da creare una condizione di cattura, in questo caso specifico in maniera conservativa, e successivamente attivare una filiera attraverso una compartecipazione di aziende zootecniche perché possa trasformarsi anche in una opportunità economica”.