Riportiamo di seguito l’Ordine del giorno approvato dal Comitato Direttivo dello SPI-CGIL provinciale di Matera nella riunione del 7 luglio 2020 in merito alle problematiche della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 nel contesto della post emergenza sanitaria Covid-19.
Nel quadro delle azioni e degli interventi tesi a migliorare la capacità del sistema sanitario di affrontare l’eventualità di una seconda ondata di crisi pandemica – sia per quanto attiene la realizzazione di una rete integrata della medicina territoriale e dei servizi socio-sanitari sia per l’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi ospedalieri – , il Comitato Direttivo dello SPI provinciale di Matera invita le autorità politiche (Presidente della Regione e Assessore Regionale alla Sanità, Sindaci e Presidente della Provincia) e le autorità sanitarie (Direzione strategica dell’Azienda sanitaria Matera) ad annettere una particolare rilevanza alla necessità di rafforzare l’implementazione dei programmi di prevenzione delle malattie infettive.
Larga parte della comunità scientifica, infatti, non esclude il rischio, nel prossimo autunno-inverno, di una co-circolazione dei virus influenzali stagionali e SARS-COV-2.
Risulta, pertanto, del tutto evidente la grande importanza della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021 al fine di evitare il dissimularsi di focolai di contagio e aiutare a semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e Influenza. Elevando ed estendendo il grado di coperture vaccinale contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze nei soggetti a rischio di tutte le età e la pressione sulle strutture ospedaliere e la stessa eventualità che si generino e si diffondano fenomeni di psicosi da contagio con accessi ricorrenti e immotivati al pronto soccorso.
A tal fine, il C.D. dello SPI – CGIL si auspica che la Regione e le Aziende Sanitarie territoriali assumano pienamente le “raccomandazioni” del Ministero della salute, pubblicate a inizio giugno, per la prossima campagna antinfluenzale, che spaziano dalla possibilità di offrire gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale anche nella fascia di età 60-64 anni alla indicazione di anticipare la campagna di immunizzazione antinfluenzale a inizio ottobre, dalla necessità di promuovere e incentivare ulteriormente il coinvolgimento dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta alla necessità di incrementare notevolmente le performance effettive della copertura vaccinale per tutte le categorie cui è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente.
Per quest’ultimo aspetto, si rileva che in provincia di Matera e in Basilicata la percentuale di copertura vaccinale antinfluenzale nella fascia degli ultra 65enni è fra le più alte a livello nazionale con punte che superano il 75%. Non anche per i soggetti a rischio di complicanze, tra i quali la percentuale di copertura vaccinale declina via via che si passa alle fasce di età più giovani, e si attesta a livelli molto bassi per gli addetti ai servizi di primario di interesse collettivo.
Come insegna la drammatica esperienza della emergenza sanitaria pandemica – nelle more di una auspicabile iniziativa legislativa che la renda obbligatoria – vanno attivate da parte dell’Assessorato alla Sanità e delle Aziende sanitarie tutte le iniziative volte a promuovere fortemente la vaccinazione antinfluenzale di tutti gli operatori sanitari e socio sanitari che operano a contatto con i pazienti, e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali e di lungo degenza.
Per quanto attiene specificamente l’Azienda sanitaria di Matera, un aspetto non certamente secondario – che costituisce quasi una pre–condizione per poter implementare nel territorio il potenziamento delle politiche di prevenzione sanitarie – è relativo alla necessità di adeguare l’organico del Dipartimento di prevenzione con l’assunzione delle figure professionali più carenti: infermieri, assistenti sanitari e tecnici della prevenzione.
In ultimo, il C.D. dello SPI-CGIL di Matera ritiene di fondamentale importanza il tempestivo avvio di una campagna di comunicazione/informazione che preveda messaggi rivolti alla popolazione in generale e altri, più specifici, rivolti ai gruppi socio–demografici-sanitari obiettivo, che affronti anche i pregiudizi sulla vaccinazione, ponga una specifica attenzione al superamento delle disuguaglianze di accesso legate alle condizioni socio-economiche e a fattori logistici, culturali, linguistici e che promuova il coinvolgimento attivo del vasto e articolato mondo del volontariato, delle Associazioni di tutela del diritto del malato, dei Centri sociali degli anziani e delle Organizzazioni Sindacali dei pensionati.