“Procedure di conferimento incarichi dirigenziali esterni”: questa l’ interrogazione di Polese (Iv), primo firmatario, Braia (Iv), Cifarelli e Pittella (Pd), argomento che ha aperto i lavori della prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) convocata dal presidente Cariello (Lega).
Audito il dirigente dell’Ufficio “Risorse Umane e Organizzazione” del dipartimento Presidenza della Giunta, Gerardo Travaglio che, in sintesi, ha rappresentato la parte del provvedimento di Giunta di sua competenza.
“Il punto di partenza – ha detto – è la delibera di Giunta regionale n. 73 del 30 gennaio 2020 che ha avviato la procedura per il reperimento di dirigenti esterni con i relativi elementi utili per la loro individuazione, ivi compresi i numeri e le percentuali. La delibera ha stabilito il quadro di riferimento per l’affidamento di qualifiche dirigenziali da prendere all’esterno, tenendo presente il 10 per cento da rinvenire attraverso altre pubbliche amministrazioni. Altro elemento fondamentale – ha spiegato Travaglio – quello relativo alla spesa per cui il massimo delle posizioni accreditate potevano coprire quella relativa al 2019, onde salvaguardare l’equilibrio della spesa stessa. Per quanto concerne la individuazione degli Uffici – ha concluso – si è trattato di una scelta prettamente politica”.
Con la delibera n. 73 del 2020 si è , quindi, deciso di provvedere al reclutamento, attraverso la mobilità ex articolo 30 Decreto legislativo n.165 del 2001, di 2 dirigenti già previsti nel Piano di programmazione dei fabbisogno PTFP 2017 -2019 (Piano triennale fabbisogno personale) con riferimento all’annualità 2017 e nel PTFP 2018-2020 relativamente all’anno 2018, da destinare in via immediata e prioritaria agli uffici: Compatibilità ambientale e Trasporti. Si è deciso, altresì, di provvedere nell’ambito delle facoltà consentite dai commi 7 e 8 della legge regionale n.31 del 2010, alla copertura con contratto a tempo pieno e determinato per la durata di tre anni, delle posizioni dirigenziali vacanti: Controllo Fondi europei; Autorità di Gestione programma operativo Fesr; Centrale di Committenza, e Soggetto aggregatore ; Monitoraggio, controllo e contenzioso SUA-RB; Autorità di Gestione Psr; Ufficio legale e del contenzioso.
L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, è poi intervenuto in merito al disegno di legge riguardante la “Istituzione dei sottosegretari alla Presidenza della Giunta regionale”.
Rosa ha fatto riferimento al passaggio, negli anni scorsi, da quattro a cinque assessorati, previsto nello Statuto ed in ossequio alla direttiva nazionale che indica il numero degli assessori in relazione a quello degli abitanti “il che, tuttavia, non ha risolto il problema della rappresentatività del territorio, tanto meno il problema della necessità di affrontare più argomentazioni senza incongrue aggregazioni. Tutte le Regioni – ha sottolineato – hanno parità di competenza, ma laddove l’esecutivo è più numeroso si ha modo di operare con più attenzione e puntualità e con la dovuta cognizione di causa. Una scelta politica, quella dei due sottosegretari, quindi, dettata dall’impellenza di assecondare specifiche funzioni: più persone per più materie, con un costo minimo. Previsto, infatti, solo un rimborso spese per un limite massimo di 20.000 euro per il 2020 e per il 2021. E’ più opportuno – ha concluso – esercitare l’azione amministrativa avvalendosi di più persone, due sottosegretari nel caso specifico, che incidono in maniera lieve sul bilancio regionale e non affidarsi ad una pletora di competenze cumulate su di un unico soggetto”.
Il consigliere Quarto (Bp) ha detto di condividere la scelta dei due sottosegretari, sottolineando come “il passaggio da trenta a venti consiglieri regionali sia stata una scelta anacronistica e contraddittoria ed è estremamente riduttivo il numero di cinque assessori, anche in virtù del fatto che molti Comuni possono avvalersi di un numero maggiore. Il disegno di legge che prevede la nomina di due sottosegretari – ha affermato – è in linea con una migliore capacità di rappresentare il territorio con il minimo di spesa”.
Il consigliere Leggieri (M5s) ha precisato che si tratta di “una scelta politica della maggioranza” ed ha sottolineato che a suo giudizio “sarebbe più opportuno prendere in considerazione una visione di potenziamento degli organici dipartimentali assolutamente carenti. La nomina di due sottosegretari più che in relazione all’interesse dei cittadini si legge come un piacere ad personam”.
Hanno partecipato alla seduta della prima Commissione, oltre al presidente Cariello (Lega), i consiglieri Acito e Bellettieri (Fi), Leggieri (M5s), Quarto (Bp), Trerotola (Pl), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd).