Le realtà dei due Consorzi per lo sviluppo industriale, quello di Potenza e quello di Matera, al centro dei lavori della terza Commissione consiliare permanente. L’organismo, presieduto da Piergiorgio Quarto (Bp), ha audito l’Amministratore unico del Consorzio per lo sviluppo Industriale di Matera, Rocco Salvatore Fuina e il Commissario straordinario delConsorzio dello Sviluppo Industriale di Potenza, Francesco Pagano.
L’Amministratore unico Rocco Salvatore Fuina, su richiesta dei consiglieri Perrino e Carlucci (M5s), ha relazionato sulla delibera di Giunta regionale, del 28 luglio del 2015, riguardante l’accordo transattivo tra Consorzio Asi Matera ed Eni-Syndial. “Manifestazione di disponibilità della Regione Basilicata al sostegno dell’onere economico del Consorzio Asi derivant edalla stipula dell’accordo”. Fuina, andando indietro nel tempo, ha ricordato l’accordo di programma stipulato nel 1987 tra Eni, ministero del Mezzogiorno, ministero dell’Industria, Regione Basilicata e Consorzio Asi, al fine di rilanciare il processo di riconversione industriale e per la realizzazione di un parco tecnologico per i futuri insediamenti produttivi. In forza di tale acccordo, ha precisato l’Amministratore, la Snam vendeva al Consorzio la Pista di volo, l’Enichem vendeva al Consorzio un comprensorio di terreni e fabbricati in agro di Pisticci scalo, un comprensorio di terreni ubicati nel comparto C di Pisticci Scalo e fabbricati, infrastrutture e terreni in località Macchia di Ferrandina. In relazione a tali contratti sono state rilevate delle situazione ambientali di inquinamento che il Consorzio ha fatto rilevare all’Eni. In seguito al dineigo opposto dall’Eni, il Consorzio ha intimato l’Ente a provvedere alla bonifica delle aree risultate inquinate. “Nel 2015 – ha continuato Fuina – Consorzio ed Eni-Syndial per superare la controversia in atto, stipulavano atto transattivo con il quale stabilivano, tra l’altro, i rispettivi compiti relativi all’iter per la progettazione, approvazione ed esecuzione dei piani di caratterizzazione e dei successivi interventi di bonfica delle aree nella misura dell’80 per cento per Syndial ed Eni e del 20 per cento per il Consorzio. Con una delibera risalente al 2015 – ha precisato – arriva la disponibilità della Giunta regionale a concorrere alla spesa di pertinenza del Consorzio, con un contributo economico stimato in 280.000,00 euro. Tanti i solleciti da allora fino ad oggi rimasti privi di riscontro”. Da qui l’appello dell’Amministratore unico alla Commissione affinchè Giunta e Consiglio regionale insieme trovino, nel più breve tempo possibile, e nell’interesse pubblico una soluzione ad una questione che si trascina da troppi anni”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Carlucci, Sileo, Braia, Acito, i quali hanno sottolineato la delicatezza della questione e la necessità di dare una risposta celere. L’obiettivo da raggiungere hanno sottolineato è sostenere il Consorzio.
“Il Consorzio dello Sviluppo Industriale di Potenza è arrivato al capolinea, una frase forte ma reale”. Così ha esordito il Commissario straordinario delConsorzio dello Sviluppo Industriale di Potenza, Francesco Pagano che ha portato all’attenzione dei commissari le criticità riscontrate nel semestre gennaio-giugno 2020, ma anche le possibili azioni da attuare per la gestione del Consorzio. Una condizione economica e finanziaria complessiva, quella dell’Ente, ha sottolineato Pagano che, sin dal momento del mio insediamento, con il supporto dei dirigenti e funzionari, è stata oggetto di grande attenzione. L’azione di recupero crediti immediatamente esigibili ha dato importanti risultati nel primo trimestre e non si è mai fermata, pur subendo un forte rallentamento in seguito all’epidemia da Covid-19 e alla battuta di arresto del settore produttivo. Sono in fase conclusiva le procedure di accertamento della situazione creditoria in capo al Consorzio, costituita da crediti liquidi ed esigibili, incagliati in prodecure giudiziarie, ed inesigibili, al fine di implemetnre interlocuzioni e accordi da sottoscrivere con le aziende debitrici allo scopo di consentire al Consorzio di recuperare, almeno in parte, anche crediti il cui recupero risulta più difficoltoso. Stesso discorso per le azioni tese al perfezionamento di vendite e trasferimenti di lotti rimasti sospesi a lungo. Tante le criticità – ha sottolineato il Commissario straordinario – con difficoltà quotidiane di riperimento delle risorse necessarie alla gesitone ordinaria, alla quale si è dovuto far fronte anche con mezzi di indebitamento (fido bancario) già a partire dal mese di febbraio. E’ una situazione che va presa di petto. La Regione potrebbe aiutarci e supportarci, noi abbiamo provato a buttare giù delle proposte immediatamente attuabili per avviare un piano di rientro, come ad esempio la cessione di alcuni lotti edificati, individuati all’interno delle aree di competenza consortile, l’incentivazione di nuovi insediamenti produttivi, la gestione delle aree industriali e degli impianti, la riduzione dei costi interni.
Negli interventi dei consiglieri Sileo, Acito e Braia la preoccupazione per una situazione davvero difficile che si è cronicizzata e che richiede l’impegno concreto di tutti per individuare soluzioni immediate che possano dare ossigeno ad un ente agonizzante e che non può più aspettare a lungo.
Il presidente Quarto, raccogliendo le indicazioni dei commissari, ha proposto per il Consorzio di Matera un tavolo di lavoro per coordinare tutte le azioni da mettere in atto e per quello di Potenza un incontro con le società industriali più rappresentative sul territorio. “Contineuremo a lavorare nei prossimi giorni – ha assicurato Quarto – con impegno e concretezza per individuare un percorso risolutivo”. Presenti ai lavori, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Sileo e Aliandro (Lega), Acito e Bellettieri (Fi), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd) e Braia (Iv), Carlucci (M5s).