“Fine del globalismo. Moneta complementare e sviluppo locale”. E’ il tema del convegno promosso questa mattina a Matera dalla formazione politica Unione Sud. All’incontro, coordinato da Franco Vespe, astronomo dell’Agenzia Spaziale Italiana di Matera, hanno partecipato l’economista Nino Galloni, il fondatore di Unione Sud, Fortunato Martoccia, il segretario CicaslSacs (Sindacato arte cultura e spettacoli) Vanni Ninni e l’avvocato costituzionalista Grazia Antonio Romano. Ha aderito all’iniziativa Forza Civica rappresentato da Antonio Aicale. Presente in sala, tra gli altri, il segretario cittadino del PD Cosimo Muscaridola”.
Franco Vespe, astronomo dell’Agenzia Spaziale Italiana di Matera: “E’ davvero finito il globalismo? Sotterranei si sono confrontati due modelli di globalizzazione: quella brutale neo-liberista, pilotata dai grandi gruppi industriali multi-nazionali che, manovrando con la straordinaria potenza di fuoco dei mezzi di comunicazione in loro possesso, cercano di plasmare bisogni ed interessi dei popoli con l’intento renderli uniformi ed omogenei per favorire produzioni a grande scala sempre più remunerativi. Dall’altra la globalizzazione che avviene con l’integrazione in esso di popoli che mantengono la loro identità culturale, storica e non mortificando il loro patrimonio sociale. Questa è la globalizzazione delle culture voluta da Latouche. La prima deprime la risorsa sociale ed immateriale, la seconda la valorizza. Negli ultimi anni sembra che a prevalere sia la prima. Una globalizzazione che erode le diversità e le ricchezze che queste comportano e sta allargando sempre più la forbice fra ricchi e poveri e ci sta avviando verso una società “liquida”. Quando la forbice fra ricchi e poveri aumenta vuol dire che a non funzionare è la politica che dovrebbe invece governare ed educare questi grossi interessi planetari. Sono stati invocati organismi sovra-nazionali come l’Unione Europea, ma sembra che, invece di educarli, ne faccia piuttosto da cassa di risonanza tanto da renderle così pervasive da spazzare via qualsiasi identità “particolare” delle nostre comunità. L’economista Nino Galloni sta affrontando da anni questo tema”.
L’economista Nino Galloni, già direttore generale al Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica e a quello del Lavoro, ha ricoperto l’incarico di sindaco all’INPDAP, all’INPS e all’INAIL in rappresentanza del Ministero del lavoro e ha rappresentato il ministero all’OCSE. Ha collaborato con il professore Federico Caffè, docente presso la Cattolica di Milano, la Luiss di Roma e le Università di Napoli e Modena.
È Presidente del Centro Studi Monetari, associazione per lo studio dei mercati finanziari e delle forme di moneta emettibili senza creare debito pubblico. Ha inoltre scritto numerosi saggi di economia (La moneta Copernicana, Il grande mutuo, Moneta e società, L’economia imperfetta e tanti altri ).
Nei suoi numerosi saggi affronta le tematiche del mercato, la finanza, e la sovranità monetaria, soprattutto in relazione alle politiche nazionali italiane ed europee. Galloni è ferocemente critico riguardo all’attuale equilibrio economico dei Paesi dell’Eurozona e sulle scellerate scelte di deindustrializzazione dell’Italia. Secondo Galloni le difficoltà dell’Euro potrebbero prevedere il ritorno alla sovranità monetaria nazionale per l’Italia e le altre nazioni europee, nel caso in cui l’Europa attuale si rivelasse incapace di ridistribuire efficacemente le sue risorse finanziarie. Galloni afferma la necessità di un ritorno alla separazione netta tra gli Istituti operanti nel credito rivolto ai soggetti dell’economia reale (anche di tipo pubblico, come le infrastrutture, la ricerca pubblica, eccetera), e i soggetti finanziari che operano sui mercati speculativi, ovvero negli scambi economici puramente finanziari (in particolare in due modi: con la reintroduzione dello Glass-Steagall Act e con l’introduzione di monete complementari). Il blocco dell’economia causa coronavirus sta creando una crisi la globalizzazione sta subendo una forte battuta d arresto senza precedenti: Oggi il tema è stato dibattuto a Matera con Nino Galloni proprio per dibattere tali tematiche e su una nuova visione dello sviluppo socioeconomico per le comunità locali. I relatori hanno provato a dare una risposta a questa domanda “Come mille anni orsono i Comuni potranno contribuire alla ripresa economica complessiva dotandosi di una moneta complementare/locale?”
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)