Si alza la tensione dopo lo sbarco dei 70 immigrati pakistani soccorsi al largo di Caulonia, 28 dei quali sono risultati positivi al coronavirus, e cinque di loro sono minorenni. Tra i migranti ci sono 48 adulti in giovane età che sono stati trasferiti tra Bova e Amantea dove operano due strutture attrezzate per gli ulteriori accertamenti e la quarantena. Altri venti migranti, tutti minori, sono ospitati in una struttura messa a disposizione del comune di Roccella Jonica, presidiata dalle forze dell’ordine. E ad Amantea alcuni cittadini si sono sdraiati a terra chiedendo sicurezza e il trasferimento immediato dei migranti in un centro più idoneo. I migranti sono stati isolati in una struttura al centro della cittadina senza alcun contatto con l’esterno.
La governatrice Jole Santelli invoca l’intervento immediato del governo e scrive a Conte: “L’unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste delle regioni italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l’effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria”. Più in là Santelli aggiunge: “Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire, esercitando i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria. Voglio evitare un braccio di ferro con il governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”.