In un messaggio inviato a Ivana Pipponzi, Consigliera regionale di Parità, l’assessore alle Attività produttive con delega al Lavoro Francesco Cupparo, scusandosi per non poter partecipare alla conferenza stampa di oggi a causa di altri impegni istituzionali, afferma che “il rapporto presentato sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri richiede grande attenzione istituzionale”.
“La motivazione principale delle donne lavoratrici, che durante la fase più acuta di emergenza sanitaria sono state una risorsa fondamentale per le famiglie – aggiunge – risiede nella difficoltà di conciliare l’occupazione lavorativa con le esigenze di cura dei figli e della famiglia. In attesa di conoscere nei dettagli il Family Act presentato dal ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti anche in questo caso sono le Regioni che devono colmare insufficienze e inadeguatezza di interventi nazionali. Proprio come ha fatto la Regione Basilicata con “Valore donna 2020 – voucher per la conciliazione”, che abbiamo deciso di prorogare sino al 31.12.2021 inteso come termine per la conclusione delle attività e termine ultimo di ammissibilità delle spese”.
Nel sottolineare che l’avviso pubblico, finanziato con 1.500.000 euro del Po Fse, è finalizzato attraverso un contributo economico (2.500 euro) a favorire la permanenza al lavoro delle donne in ragione dei problemi derivanti dai ruoli di cura da esse svolti all’interno della famiglia, Cupparo aggiunge che “con la proroga abbiamo inteso consentire alle 631 destinatarie del voucher di poter beneficiare dei servizi previsti dall’Avviso pubblico (art. 7) in larga parte non attivabili a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
“Nello specifico – spiega l’assessore Cupparo – tra i servizi che possono essere acquistati dalle destinatarie del voucher di conciliazione e ripresi dopo il lockdown vi sono quelli di assistenza, cura e accompagnamento alla prima infanzia (fascia 0-5 anni) oltre ai servizi di pre-scuola e dopo scuola, supporto allo studio, servizio mensa, accesso a centri ricreativi diurni e centri estivi per l’infanzia (6-14 anni) e per i disabili che, di fatto, non possono essere fruiti”.
L’assessore inoltre sostiene che “nel Programma operativo Fse Basilicata 2014-2020 – Asse I “Creare e mantenere l’occupazione” ci sono importanti azioni da attivare per rendere sempre più effettiva per le donne la conciliazione della vita professionale con la vita familiare. Contiamo di individuare e finanziare azioni e misure specifiche per rendere sempre più effettivo il principio di uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore”.