Guido Galante, presidente dell’Associazione B&B Matera in una nota invita l’Amministrazione Comunale a tutelare i diritti degli imprenditori dell’extra-alberghiero affinchè la ztl non crei concorrenza sleale tra gli operatori commerciali. Di seguito la nota integrale.
Nel periodo di crisi generato dal Covid 19, l’Associazione B&B Matera ha promosso e partecipato in prima linea alle numerose riunioni online tenutesi con altre 80 Associazioni del settore extralberghiero di tutta Italia, dalle quali sono emerse tutte le criticità di un comparto molto spesso maltrattato o addirittura ignorato. Tale gruppo, che conta circa 20.000 associati, ha condiviso ed inoltrato al Governo un documento in cui si illustravano le peculiarità, si evincevano le problematiche e si suggerivano le soluzioni per far fronte a questa emergenza. Questo documento è stato condiviso anche con i rappresentanti dei diversi schieramenti politici e discusso attraverso numerosi incontri in videocall, cercando sempre un confronto costruttivo. Ultimi “ospiti” in ordine di tempo sono stati il Senatore Gianmarco Centinaio (ex Ministro al turismo) e l’Onorevole Lorenza Bonaccorsi (attuale Sottosegretario al turismo).
Dopo tali incontri il “Gruppo Associazioni Extralberghiere” ha redatto quest’ultimo documento: un appello affinché il settore abbia la considerazione che merita.
“L’intero settore extralberghiero non imprenditoriale è stato lasciato fuori da qualsiasi aiuto e intervento; anche dal Bonus Vacanze, l’unico a sostegno del turismo.
Bed and Breakfast, Affittacamere, Case Vacanza, Locazioni Turistiche e Locazioni Brevi coprono come numero di camere il 55% dell’ospitalità Italiana.
Per la loro dimensione, localizzazione, stagionalità e soprattutto giro d’affari, la maggior parte delle strutture extralberghiere opera in forma non imprenditoriale, perfettamente in linea con la legge dello Stato che disciplina le attività saltuarie e pagando le medesime tasse e tributi, se non a volte di più, delle strutture imprenditoriali.
Stiamo parlando di strutture regolarmente censite, con una SCIA, che assolvono all’obbligo della segnalazione degli alloggiati alla Polizia, che segnalano i flussi turistici alle Regioni e all’ISTAT, e che ormai nella quasi totalità dei casi ricevono pagamenti tracciabili sulle OTA con una possibilità di evasione minima, inferiore sicuramente a quella fisiologica di tantissime altre attività produttive.
Il settore extralberghiero è quindi un pilastro dell’economia nazionale, che produce buona parte del PIL turistico attraendo milioni di nuovi viaggiatori, così come hanno fatto le compagnie aeree low cost, e generando di riflesso un’economia diffusa e capillare che arricchisce tutto il Paese: aerei, treni, autobus, autonoleggi, musei, gallerie, ristoranti, negozi, taxi, guide turistiche, souvenir.
L’extralberghiero per la sua capillarità porta ricchezza in abbondanza anche e soprattutto nell’Italia turistica “minore”, nei borghi, in località che altrimenti rimarrebbero sconosciute, ovunque non è conveniente aprire un’attività alberghiera.
Il danno che si creerà quindi per l’economia, non sarà limitato alla sola scomparsa di queste strutture familiari, come magari qualcuno si augura, bensì ridimensionerà tragicamente quell’incredibile indotto che queste strutture riescono a generare attorno a sé.
Chiediamo che l’extralberghiero, soprattutto quello non imprenditoriale, venga considerato per quello che è: una risorsa importantissima del settore turistico nazionale che concorre alla produzione del PIL come tutti gli altri attori”
Anche il Comune di Matera, in totale contrasto con quanto emerso nei numerosi tavoli tecnici sia locali che nazionali ai quali abbiamo partecipato come interlocutori di riferimento, sembra di fatto ignorare questo comparto, fondamentale volano per tutta la microeconomia cittadina. Con una lettera indirizzata al Sindaco ed agli Assessori preposti l’Associazione B&B Matera chiede quindi spiegazioni chiare ed esplicitein merito alla delibera che penalizza le strutture extralberghiere senza Partita Iva.
“Lo scorso autunno abbiamo partecipato ai tavoli tecnici sulla mobilità – fa da portavoce il vice presidente dell’Associazione B&B Guido Galante – dove si concordava che, alla ripresa dell’orario estivo, l’accesso alla zona ZTL doveva essere interdettopertuttigli ospiti delle strutture ricettive, ponendo così fine di fatto sia ad una concorrenza sleale verso le strutture senza P.I., che ad un illogico moltiplicarsi del traffico in zone ZTL. Invece dobbiamo purtroppo constatare che a tutt’oggi questa incresciosa situazione non è cambiata, avendo ricevuto molte segnalazioni da parte di nostri associati, i quali hanno ricevuto disdette a favore di strutture alle quali ancora oggi si permette l’ingresso in automobile agli ospiti per il carico/scarico, contravvenendo quindi a quanto sopra. Mi sembra inutile ribadire l’assurdità di questa delibera, la quale vede le strutture alberghiere, spesso gratuitamente, usufruttuarie di innumerevoli comparti demaniali ed economicamente privilegiate nel poter trovare una soluzione di rimedio, quindi nettamente avvantaggiate in una logica di libero mercato rispetto alla piccola struttura extralberghiera a gestione familiare, senza parlare dei disagi per i residenti.
Oggi chiediamo formalmente una spiegazione in merito alla politica adottata e, contestualmente, di porre nel più breve tempo possibile rimedio a questo assurdo modus operandi in netto contrasto con quanto proposto e stabilito dai tavoli tecnici di settore. Se alle nostre richieste non dovessimo avere riscontro in ultima analisi saremo costretti a far intervenire l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).”