“Il provvedimento adottato dal Consorzio di bonifica della Basilicata per la riformulazione del consumo minimo della risorsa acqua, che si traduce poi in un minor onere economico per le utenze, è il risultato di un lavoro di concertazione e di attenzione ai fabbisogni reali delle aziende”. E’ questo il commento dell’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli che ha valutato positivamente la delibera di aggiornamento dei canoni irrigui relativamente ai comprensori irrigui già gestiti dal disciolto Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri, compresi quelli ricadenti nei comuni di San Giorgio e Noepoli. L’aggiornamento è stato operato a seguito di puntuale studio agrotecnico, che ha riguardato l’intero comprensorio consortile e, quindi, le aree attualmente servite dal Consorzio di Bonifica della Basilicata, finalizzato all’analisi del fabbisogno idrico specifico dei comprensori dal quale, appunto, è emerso che l’esigenza di supporto irriguo nei comprensori interessati dalla delibera è inferiore rispetto ai restanti comprensori. “Con il provvedimento – ha continuato Fanelli – le microutenze avranno un abbattimento dei costi in bolletta e si calcola una riduzione del costo del 30 per cento, mentre per quanto riguarda le utenze con tariffe a consumo, il consumo minimo scende da 2.000 a 1.400 mc ad ettaro”. Inoltre, agli utenti morosi impossibilitati a regolarizzare la propria posizione contributiva a causa dell’emergenza sanitaria è data la possibilità in via eccezionale di sottoscrivere nuove domande irrigue.
Lug 15